1. La cognata intrigante


    Data: 12/06/2020, Categorie: Etero Autore: tratto66, Fonte: Annunci69

    Qualche giorno fa ero solo in casa. Mia moglie come al solito si era alzata presto per andare in ufficio. Io invece potevo dormire quanto volevo perché avevo fatto il turno di notte.
    
    Verso le 10 squilla il telefono. Mi sveglio imprecando contro chi potesse avermi svegliato. Non è mia moglie perchè lo sa che mi incavolo di bestia!
    
    - Pronto! -rispondo in malo modo
    
    - Ciao sono Francesca! Ti ho svegliato? Non starai ancora dormendo ancora?
    
    - Ciao Francy, scusa ma ieri ho fatto la notte e sono ancora a letto.
    
    Intanto stavo immaginando Francesca l'ultima volta che l'avevo vista con Giulio, il fratello di mia moglie, la domenica precedente durante una gita al lago. C'era un bel sole e lei si era appartata dietro il camper sdraiandosi sull'erba a prendere il sole. Si era slacciata il reggiseno, per non far apparire il segno delle spalline sulla schiena, e si era addormentata. Io ero andato dentro il camper per prendere la carbonella e dalla finestra la vidi alzarsi e mostrarmi le sue magnifiche tette. Un seno perfetto che mi fece rizzare immediatamente il mio uccello. Lei mi vide, si stuzzicò i capezzoli e si mise a sorridere.
    
    -Sei ancora li o ti sei addormentato? - La sua voce mi riportò alla realtà...con un'erezione.
    
    - Sì ci sono. Dimmi, quale onore per questa telefonata?
    
    - Come non ti ricordi? Dovevi passare da me per accompagnarmi dal meccanico.
    
    - E' vero, me ne ero dimenticato, scusa, arrivo subito
    
    - Eh, le mie tette ti hanno resettato la ...
    ... memoria? o quelle te le ricordi ancora?
    
    Era la prima volta che mi parlava così sfacciatamente, e stranamente non mi sentii imbarazzato.
    
    - No, quelle me le ricordo ancora, eccome se me le ricordo! E' come se ce le avessi ancora davanti.
    
    - Tutti uguali voi maschietti, Basta farvi vedere le tette e non capite più niente. Mah, chissà che magari un giorno o l'altro...
    
    - Un giorno o l'altro che cosa?
    
    - Ciao cognatino, ti aspetto. E sbrigati che fa caldo, sudo e mi sto bagnando, ops scusa sto sudando.
    
    - Ciao, mi vesto e arrivo.
    
    Metto giù e mi ritrovai a guardare il soffitto, con il cazzo in tiro e le sue tette davanti agli occhi.
    
    Mi alzai, andai in bagno e sentii il bisogno di farmi una doccia per stemperare i bollori.
    
    Misi in moto la macchina e andai a casa sua. Suonai al citofono della bella villetta e dopo un minuto vidi aprisi il cancello dei box. Si affiancò con la macchina e mi disse: vai avanti tu che io ti seguo.
    
    Lasciammo la sua macchina dal meccanico e non appena si sedette al mio fianco mi disse:
    
    - Posso aprire il tettuccio? Ho un caldo che mi spoglierei qui.
    
    - Fai pure.
    
    - Faccio pure cosa? spogliarmi o aprire il tettuccio?
    
    - Spogliarti non mi sembra il caso, siamo in mezzo al traffico, apri il tettuccio così ti rinfreschi.
    
    Aveva in dosso una minigonna svolazzante cortissima e una maglietta nera. Non riuscivo a capire se avesse o meno il reggiseno, quando lei mi disse:
    
    - Se penso a quello che stai pensando, il reggiseno non l'ho ...
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