1. Interludi_La ciliegina di mia sorella


    Data: 11/06/2020, Categorie: Hardcore, Sesso di Gruppo Tabù Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... da gettare dopo averla usata, che mi aveva usata per i suoi squallidi ricatti a quel povero Frate Giovanni, cui aveva fatto intendere che ero io che desideravo fargli un pompino, che ero io che volevo farmi
    
    inculare perché sono una viziosa, una depravata, CHE STRONZO, l’avrei ammazzato.
    
    Subito dopo è uscito il Frate, mi ha vista che singhiozzavo, ha capito subito che avevo ascoltato tutto, mi ha pregata di entrare nella sua stanza ed appena entrati ha chiuso la porta e mi si è inginocchiato davanti, mi ha baciato le mani e
    
    piangendo mi ha detto.
    
    “Sono un verme, ho peccato tantissimo, ma credimi sono pentito, ti chiedo scusa, adesso sai come sono andate le cose, ma non per questo sono giustificato, mi
    
    vergogno di me stesso e chiedo perdono prima che a Dio a te, povera donna finita
    
    tra due depravati, perdonami, ti prego, se puoi, perdonami.”
    
    Dopo quello che avevo ascoltato prima non ho fatto fatica a credergli, anzi mi ha quasi fatto pena, ma poi mi sono ricordata di quello che mi aveva costretto a fare quella volta in sacrestia, ho risentito il disgusto della sborra in gola, “gli uomini sono tutti uguali, tutti porci” ho pensato.
    
    “Si rialzi, non pensi a lei, pensi a quel depravato, se vuole lo licenzi, lui non avrà il coraggio di parlare in giro di noi, e se pure lo facesse, lo denuncerei per calunnia, non ha testimoni, ed inoltre lo direi a mio marito che gli spaccherebbe la faccia per non dire che gli spezzerebbe le gambe”.
    
    “Grazie, lo farò ...
    ... subito, grazie la sua disponibilità porrà termine ad un odioso ricatto, io e Dio gliene saremo grati per sempre”, e si è rialzato, mi sono girata e sono andata via senza neanche salutarlo.]
    
    Adesso mi spiegavo tutto, mia madre era stata ingannata nel modo più squallido
    
    possibile da quel farabutto, figlio di puttana di Angelo Truzzi.
    
    Pensai che avrei dovuto fargliela pagare, pensai ad un pestaggio che potevo fargli fare dagli amici di scuola, ma riflettendo che avrei dovuto loro spiegare il motivo di una simile spedizione punitiva lasciai perdere.
    
    Poi un lampo, mi dissi: “Perché non cerchi di profittare della situazione per
    
    realizzare il tuo grande sogno di chiavarti la tua adorabile mammina che, come
    
    giustamente ha detto il dottorino, in fondo è una stronza perche sebbene
    
    sposata, va nel suo ambulatorio a fargli bocchini, quindi non devi farti troppi
    
    scrupoli, perché non provarci?, da giorni non prende la sua razione di cazzo, potrebbe essere arrapata e vogliosa”.
    
    Al solo pensiero accelerai la sega e venni.
    
    Il pomeriggio lei era, come al solito, seduta sul divano inebetita davanti alla tele, mi andai a sedere al suo fianco.
    
    “Ma cosa ti succede mamma, perché da giorni sei così triste, non ha voglia più di uscire, incontrare gente, dai, dimmi cosa ti preoccupa, problemi con papà?.”, le mentii sapendo di mentire.
    
    “No, no, con lui purtroppo sempre le solite cose, cioè niente, non mi sento molto bene, sono un poco raffreddata, mi passerà presto vedrai, ...
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