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Interludi_La ciliegina di mia sorella
Data: 11/06/2020, Categorie: Hardcore, Sesso di Gruppo Tabù Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... dato inizio ad un delicatissimo golino. “Sei bellissima, sei un tesoro, sei la fine del mondo”, biascicava l’amore mio mentre si gustava il succoso bocchino. Era in estasi più totale, si è fatto spompinare per oltre dieci minuti, poi ha detto: “Adesso sono io a dire basta, ora ho voglia di fotterti”. Ha estratto la nerchia dalla mia bocca, si è posizionato tra le mie cosce e con un solo colpo me lo ha infilato nella spacca, cominciando a chiavarmi come un ossesso. “Dio, che bello, dai pompami, sbattimi, sei il mio toro da monta ed io sono la tua vacca”, gli ho urlato. Queste parole lo hanno eccitato ancor di più, allora ha cambiato ritmo, non più colpi a ripetizione sferrati come un indemoniato, ma penetrazioni cadenzate, violente, che mi squassavano il corpo. “Ti piace?, così va bene amore mio?, sei una troiona, sei la mia zoccolona, ti sfondo l’utero, voglio fartelo arrivare allo stomaco, chiavona”. “Godiamo, dai godiamo, non resisto più, godiamo insieme, però oggi devi mettermelo dietro, ne abbiamo parlato tanto che mi è venuta una voglia matta, dai, tu lo sai, appena sentirò la tua sborra schizzarmi nelle visceri, godrò”. “Va bene, agli ordini signora rottinculo”. Mi ha estratto dalla pancia la varra fradicia di umori e l’ha diretta verso il culo, ho sollevato il bacino, ho afferrato la dura mazza ed ho portato la grossa capocchia all’imbocco del mio buco nero. “Adesso sfondami, spaccami in due”. In un ...
... attimo mi ha fatto scivolare l’enorme palo di carne tra le chiappe, Poi un susseguirsi di colpi tremendi, con me che impazzita mi sgrillettavo furiosamente. “Vengo, vengo, non ce la faccio più, vieni anche tu?”, mi ha urlato come un invasato. “Si, si, fammi sentire un fiume di broda in culo che godo anch’io”, l’ho implorato, mi ha dato un ultimo tremendo affondo e mi ha scaricato un litro di calda sborra nelle visceri, gli ho serrato le gambe dietro la schiena e dando un urlo sono venuta. Lui si è abbattuto stremato sul mio corpo.] Che puttana era mia madre, ne ebbi conferma continuando a scorrere il diario, ogni volta che si incontravano a casa del dottore, la troiona si gustava il cazzo in ogni buco, e lui se la fotteva in tutti i modi possibili e godevano almeno tre volte. Rimasi esterrefatto quando lessi che per un’intera settimana, durante la quale mio padre era stato all’estero per lavoro, la troia, dopo avermi messo a letto e quando era sicura che dormissi, aveva fatto entrare in casa quel gran figlio di una mignotta, si erano chiusi in camera e avevano scopato come ricci fino all’alba. Erano pagine infuocate in cui narrava di favolosi sessantanove, lunghi pompini con immancabile bevuta di densa sborra, chiavate nelle più svariate posizioni, da quella del missionario a quella a smorzacandela, passando per le pecorine e quelle a bordo letto con le cosce alzate durante le quali diceva che il cazzo le arrivava allo ...