La "Violenza" subita
Data: 10/06/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Porro, Fonte: EroticiRacconti
Stavamo tornando a casa dopo aver ripreso la macchina dal meccanico e mia moglie esordì dicendo
-Sei proprio un cornuto, non ti sei accorto di niente eh? Potevo anche non dirti niente perché a parte l’inizio dove ho avuto paura poi mi è piaciuto e pure tanto perché avevo tanta voglia e ti sta bene e ti devi rendere conto che se non mi desideri succedono anche cose di questo genere-
Cascai proprio dalle nuvole, non sapevo di cosa stesse parlando, avevo capito che io non la desideravo e mi stava bene.
-Di cosa stai parlando??-
-Non hai capito niente?- disse- Non hai visto come mi hanno salutato quei tre?-
-Si ma sono stati così gentili che non mi è sembrato così strano- risposi
-E allora ti racconto così ti rendi conto! Poco prima che arrivasse il carroattrezzi, sono venuti quei tre con quella macchina furgonata. Uno dei tre ti ha chiesto cosa fosse successo e tu gli hai fatto vedere la macchina e il problema. Gli altri due si sono avvicinati a me e hanno estratto un coltello, ricattandomi che se non avessi fatto come dicevano loro sarebbe finita male. Quindi quando ci hanno accompagnato in quella pensione io sono stata costretta a salire dietro con loro, dicendoti che mi piaceva stare dietro un furgonato. Tu da davanti potevi vedere il mio viso e infatti ci siamo anche parlati, ma loro appena hanno chiuso la porta e siamo partiti, hanno tirato fuori i loro cazzi e li ho masturbati.
Avevo paura del coltello, me lo misero sulla gamba, avevano i loro cazzi ...
... in erezione, fecero scendere bene i pantaloni in modo che io toccassi anche le loro palle. Con le mie mani toccavo la loro cappella e poi scendevo giù, avevano dei bei cazzoni non gliel’ho fatto vedere ma mi stavo eccitando. Mentre tu stavi parlando al telefono con l’hotel che ti aveva passato l’autista, sentii dietro la nuca una mano che mi spingeva giù verso il cazzo, all’inizio non aprii la bocca, bastò che muovessero il coltello sulla mia gamba che infilai in bocca tutto il cazzo e succhiai, lui spinse la mia testa più che poteva per farmelo entrare. Appena fu tutto dentro sentii schizzarmi in gola, stava sborrando, rimasi in quella posizione fino all’ultima goccia. L’avevo fatto godere come un porco. La situazione mi stava piacendo, volevo farli godere, avevo voglia di cazzo perché tu non me l’hai più dato e quei cazzi di sconosciuti arrapati mi stavano eccitando-
Stavo ascoltando tramortito e scioccato, senza parole, lei era un fiume in piena, voleva raccontare per farmi sentire un cornuto e umiliarmi. Le cose tra noi non erano proprio idilliache soprattutto a livello sessuale, sicuramente quella situazione le aveva risvegliato la libido e ad un certo punto volevo che si fermasse di raccontare perché chissà quali porcate era stata “costretta” a fare.
-Eravamo arrivati- continuò a raccontare -nell’hotel dove anche loro alloggiavano e allora si rimisero il cazzo dentro ed io stavo ripensando a quella sborrata il bocca e più ci pensavo e più mi eccitavo. Mentre stavo ...