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Non me l'aspettavo...(storia vera)
Data: 08/06/2020, Categorie: Incesti Autore: pervert76, Fonte: EroticiRacconti
... e tentavo di strusciarmi a lei. Presi ad accarezzare un suo seno ed il capezzolo eretto; un seno perfetto, non grosso ma bello polposo ed invitante. Queste carezze la fecero salire su di me e strusciando la vilva sul mio pene ancora in tiro mi sussurrò:"prendimi con questo splendido cazzo". Scivolai dentro di lei con estrema facilità mentre il suo bacino si muoveva leggermente e preso dalla voglia strinsi dapprima i suoi fianchi e poi le natiche tonde e sode tirandola a me per entrare tutto dentro; la sentivo premere e sfiorarmi le palle gonfie col perineo mentre si impalava sulla mia asta. gemevamo entrambi per quel contatto e sperimentavamo l'urgenza di possederci a vicenda, di avenire l'uno dentro l'altra; non demmo tempo alle nostre fantasie di condurci ai giochini che desideravamo ma corremmo sfrenati verso l'appagamento che cercavamo. Ribaltai le posizioni mettendola sotto di me e aprendo quelle gambe flessuose e turgide. Mentre la infilzavo col cazzo carezzavo quelle lunghe cosce e poi scivolavo lungo il fianco a strizzare quei seni sodi portando alla bocca i capezzoli e le areole. Ai miei morsi sui capezzoli rispondevano i suo gemiti ed i suoi fremiti mentre col bacino si spingeva in su per accogliermi dento e quando fu sul punto di venire mi strinse forte le natiche tirando e lasciandomi i segni delle unghie. Sentirla venire così forte mi fece perdere ogni barlume di controllo ed esplosi anch'io dentro di lei godendo del reciproco orgasmo e ...
... del suo calore bruciante e confortevole. Continuai ancora per un pò a muovermi lentamente dentro di lei facendo colare fuori i nostri umori così abbondanti e caldi. Ma non avevo ancora voglia di staccarmi e smettere quel sesso così coinvolgente. La feci girare e mettendola a pecorina presi i suoi polsi girandoli dietro la schiena e legandoli con la sua maglia. Senza fare un fiato, il viso schiacciato sul cuscino e le natiche alte accettò quel nuovo assalto alla sua carne senza protestare. Leccai la sua fica che ormai sbrodolava il suo succo ed il mio seme uniti e unsi per bene il buchino di dietro.. Intuì la mia idea quando inumidii il mio dito per ungerla dentro e mi disse:"oh dio, che fai?" ma non era preoccupata.. il suo tono era eccitato e voglioso anche se un pò titubante. sussurrava:"fai piano, ti prego, fai piano". Io appoggiai la cappella gonfia all'ano e spinsi leggermente vedendola strabuzzare gli occhi e aprire la bocca in un gemito muto. Entrato con la punta del cazzo in quell'antro rimasi un poco immobile per farla abituare e poco dopo sputai un pò di saliva sulla mia asta lubrificandola un poco. Iniziai a scivolare dentro lentamente e quando fui più in fondo che potevo iniziai a muovermi piano piano, poco per volta. Gemeva forte e gli chiesi se aveva dolore e mi sentii rispondere:"un pò..ma non fermarti..mi fa godere..." Queste parole mezze sussurrate e mezze gridate mi eccitarono ancor di più.. Iniziai a muovermi un pò ...