Tutto ebbe inizio a scuola (Parte II)
Data: 08/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Narratore89, Fonte: RaccontiMilu
... schiacciata sul cazzo, le facevo prendere aria e poi di nuovo piano piano a succhiarlo e lei, da brava geisha, si faceva pilotare mettendo in campo la sua più grande maestria nell’arte del prenderlo in bocca. Sempre tenuta per i capelli e con la voglia che ormai era arrivata a livelli estremi, le sfilò duramente il mio cazzo dalla bocca e guardandola nella sua interezza con uno sguardo che era come per dirmi: sfondami che ho una voglia pazza, presi la maglia da giù e gliela tirai su, feci uscire dal reggiseno quelle due boccione, da cui spiccavano dei capezzoli turgidi, la presi per la schiena e piazzai il cazzo tra di loro: – Ma non so fare le spagnole – sta zitta ed impara… Quelle parole così dure furono un bel trampolino di lancio e lei si gettò in una spagnola mettendoci tutta l’anima perché voleva che io fossi soddisfatto. È mia… Pensai. Mentre era intenta a spagnoleggiare, le abbassai i pantaloni, in precedenza già sbottonati, e iniziai a giocare con il suo clitoride non potendo non notare quanto la troia fosse fracida di umori. Mettendo le dita dentro la fica, mi assicurai che avessi le dita ben impregnate e quando le tirai fuori, gliele misi davanti agli occhi così che lei potesse inghiottirle in un sol boccone così da “spompinare” le mie dita e nel mentre andava su e giù acquisendo una bella maestria anche nel raccogliere il cazzo tra le tette… La scena mi fece letteralmente arrapare ed ero ormai quasi al limite. La spinsi via, lei mi si rigettò addosso cercando il ...
... bacio più appassionato della sua vita dove io ho ricambiato benevolmente mentre stavo per scendere dalla macchina e quando mi sono trovato in una situazione più alta e lei si trovava ad altezza pompino, mi sollevai il pisello e le lasciai cadere i miei coglioni davanti in segno d’invito ad occuparsi anche di loro. Percepite le mie intenzioni, Marina cominciò a leccarmele tutta vogliosa ed arrapata e nel mentre le teneva in bocca, si sgrillettava e mugolava come una lurida maiala cercando di guardarmi anche negli occhi come per dirmi: guardami sono tutta tua. Le tolgo le palle dalla bocca, la metto a pecora, io fuori dalla macchina e senza nemmeno darle un momento di sistemarsi, le entro dentro in maniera secca iniziando a pompare la figa in maniera forte sin da subito; Marina godeva ad alta voce con urla e gemiti mentre io con le mani potevo percepire le sue tettone sballonzolare ovunque ad ogni colpo che assestavo fin quando non gliele tenevo bloccate con le mie mani andando a stropicciarle e strapazzarle con forza e foga. Siamo stati almeno dieci minuti in quella posizione ed io, ormai, era una questione di tempo prima di esplodere e così, uscito da lei, rientrai in auto e me la misi sopra così che comincio a saltellare mentre ci guardavamo negli occhi e scambiandoci baci e colpi di lingua continui. Alternavo i baci con leccate, ciucciate e morsi alle tette, ogni tanto sollevandone una per invitare anche lei a fare lo stesso così da farmi assistere ad una delle scene più ...