1. Storia vera 1


    Data: 07/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Ullallero, Fonte: Annunci69

    ... avere un’idea del tuo ruolo e di quel che ti piace”.
    
    “Io mi chiamo Alberto e adoro mia moglie. Siamo sposati da 15 anni, non abbiamo figli perché sono sterile e fin dal periodo di fidanzamento lei sa del mio piacere a vederla corteggiata e posseduta da un altro maschio. Sono obiettivamente poco dotato, soffro di eiaculazione precoce e amo molto segarmi. Lei ha approfittato della mia indole e mi ha accettato come marito a condizione di poter avere un amante fisso. Ci aggiorniamo appena ho una sua risposta. Ora ti invio qualche nostra foto in modo che tu possa farti un’idea di noi”.
    
    Era già mezzanotte quando ricevetti una decina di foto oscurate nei volti di cui la metà circa in pose normali e l’altra metà che mostrava le bellezze della moglie. Fra queste una in particolare mi colpì: lei, distesa nella vasca da bagno si faceva inondare di pioggia dorata e con il sottotitolo Sottomessa dal suo ex.
    
    Cazzo! Pensai, roba forte proprio!
    
    Nei giorni successivi non ci fu alcun contatto, un pomeriggio trovai il loro nick online ma mi astenni dallo scrivere: non bisogna mai essere invadenti.
    
    Era passata una settimana, quando ricevetti un messaggio su Telegram “Se sei disponibile stasera, ci vediamo alle 20.30”. Mi indicava il luogo che trovato su google era a poca distanza dalla tangenziale e facilmente raggiungibile. “Non farti illusioni. Se va bene avrai tutta l’estate per approfittare di lei. Questo è il mio cell, chiamami quando sei all’altezza di Faenza da numero ...
    ... visibile. Noi saremo puntuali” concludeva il messaggio.
    
    Risposi con un laconico Ok.
    
    Passai il resto della giornata con la frenesia di chi non vede mai passare il tempo. Partii da casa non senza riaver analizzato le foto ricevute. Lei era davvero una bella donna.
    
    Intorno alle 20, superando il casello di Faenza chiamai al cell. Rispose Alberto e gli confermai dove mi trovavo “Ci troverai seduti nel locale, Anna avrà un foulard rosso fuoco al collo. Ti aspettiamo”.
    
    Qualche minuto prima dell’orario stabilito, ero nel parcheggio privato di fianco al locale. Una grande area sterrata con poche macchine parcheggiate. Il locale era un grande pub in stile british con tavoli in legno posti su vari palchetti. In uno di questi notai la coppia e il foulard rosso segno identificativo concordato.
    
    “Ciao Mauro” mi salutò Alberto “ Ti presento mia moglie Anna”. Ci stringemmo la mano e mi accomodai di fronte a loro che si erano seduto di fianco.
    
    “Cerchiamo di rompere il ghiaccio! Mangi qualcosa con noi?”,
    
    “Volentieri. Conoscete la cucina del posto?”
    
    “Fanno un’ottima pizza, hanno il forno a legna ma puoi prendere quel che preferisci.”
    
    “Va benissimo”
    
    Si avvicinò una ragazzina con dei leggings attillatissimi neri e ordinammo.
    
    “Ti ho detto per grandi linee la persona che cerchiamo e ti premetto che vorremmo evitare conoscere o dirti la reciproca quotidianità. Se ci sarà un prosieguo sarà anche inevitabile parlarne ma confidiamo nella tua riservatezza e ti garantiamo la ...