1. Servizio in camera


    Data: 05/06/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... che sembra scesa da un altro meraviglioso pianeta. Il cameriere morde i propri respiri, chiude gli occhi poi li riapre su quello stacco di coscia, la vede muoversi, scavallare le gambe e per un breve istante schiudere le cosce per regalargli la visione di una vagina delicata, un piccolo ciuffo di peli chiari che accarezza un taglio di carne roseo e succulento. Un’immagine rapidissima, quasi impercettibile, una promessa di audace femminilità che va a conficcarsi nella mente e nel cuore del povero ragazzo. Poi la donna si ricompone, richiama la gamba e la adagia di nuovo sull’altra. Questo intendevo, quando parlavo di Leggiadria. Il ragazzo sta prendendo fuoco, la sua mano scivola sul cazzo, sempre più veloce, finché le sue labbra si aprono in una smorfia di splendido dolore, ha giusto il tempo di afferrare il bicchiere, prendere la mira e riempirlo, col suo seme. «Everything» dice adesso lei, invitandolo a non sprecarne neanche una goccia. Quando Thomas, tra gli affanni, pensa di aver spillato tutto il proprio piacere posiziona il flûte al centro del tavolo, proprio dove quella strana signora lo aveva messo poco fa. Per un attimo gli viene anche in mente di aggiungere un cortese “as you requested” – come da lei richiesto, ma poi si convince che la cosa migliore da fare, in questo momento, è tacere. Amanda Martinelli fissa il bicchiere di cristallo, con un’espressione del viso che tradisce una scintilla di compiacimento, per una donna potente come lei è vitale circondarsi ...
    ... di persone pronte ad assecondarla, in tutto. La sua mano ora scorre sulla tovaglia e va a chiudersi sul flûte, come fosse un fragile fiore di vetro, da cogliere in un mattino ricolmo di rugiada. Lo afferra, lo solleva. Lo rigira fra le dita fissandone il contenuto, illuminato dai raggi del sole, pare ne stia studiando le sfumature liquide, come fosse un vino, evidentemente giovane, fresco di giornata. Qualcosa, d’improvviso, pare turbarla, il suo sguardo si incupisce appena, inscenando una qualche forma di insoddisfazione. Il ragazzo è ancora lì, col sesso in bella vista che pare non voglia saperne di tornare a riposo. La scena di quella signora che studia accuratamente il suo distillato di piacere lo tormenta, tanto assurda e tanto irresistibile. «Come closer» sbuffa la signora Martinelli, vieni più vicino. Che altro ha in mente? Lui esegue, anche stavolta, ormai impossibilitato a sbrogliarsi dalla sottile tela scabrosa di tutti i desideri della donna. «Even closer», ancora più vicino, fino a posizionarsi proprio di fronte al suo viso. Ci sono ora pochi, pochissimi centimetri tra il viso di Amanda e il pene del cameriere che non sa, probabilmente, cosa sarebbero disposti a fare gli uomini più ricchi del mondo, per essere al suo posto. Un fremito, improvviso, le dita della donna si posano sotto a quel tubo di carne e lo sollevano, come a invitarlo a ergersi, di nuovo, in maschile e animalesca eccitazione. Fenomeno che, accompagnato da un lungo sospiro, si manifesta quasi ...
«12...456...»