1. A scuola di pissing (i parte)


    Data: 04/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... quel punto, a malincuore, diede il suo doloroso consenso...
    
    Giorgia approntò diligentemente il tutto, e ricoprì quel vello meraviglioso con un leggero strato di schiuma da barba, ed io procedetti alla depilazione totale.
    
    Mentre io prendevo un paio di forbicette per dare una prima sfoltita, Perla aprì le gambe, affidandomi la sua micina lucente per i suoi umori. Sorridendomi, furbetta, mi disse:
    
    - “So che è in buone mani…”.
    
    Accorciai il più possibile, cercando di mantenermi lontano dal grilletto, benché inavvertitamente, di tanto in tanto, mi capitò di “accarezzarlo” con il dorso delle mie mani, provocandole una mal celata “pelle d’oca”, sintomo della sua crescente eccitazione: la troietta, non perdeva occasione di sfruttare ogni cosa per soddisfare il suo piacere intimo…
    
    Poi presi un rasoio da barbiere… Iniziai a raderla più a fondo, con mano ferma, tenendo l’altra mano aperta sul suo addome… Era assolutamente immobile…
    
    Man mano che procedevo, il rasoio si andava riempiendo dei suoi peli… ed io mi sentivo come un chirurgo intento in una difficilissima operazione…
    
    Nonostante la mia grande attenzione, un impercettibile rivolo di sangue sgorgò da un minuscolo taglietto sul monte di venere, che lentamente ma progressivamente si andava “spogliando” del suo fantastico vestitino nero…
    
    Sulla sue labbra si dipinse una leggera smorfia di dolore, ma subito riprese ad ansimare per via del massaggio sul clitoride che le praticai.
    
    Sotto i miei occhi si stava ...
    ... disvelando il bianco candido della sua pelle… Un bellissimo rigonfiamento sul monte di venere mi condusse più giù, dove una fessura molto pronunciata mi rimandò ad uno di quei crepacci che da ragazzino ammiravo durante le gite sul Monte Bianco…
    
    Alla fine del mio lavoro, quella vulva sembrò mostrarsi come la fica di una bambina...
    
    Ammirando quel capolavoro della natura e delle mie mani, non potei rinunciare ad intrattenermi in un gustoso fuoriprogramma: le spalancai le gambe, e mi lanciai a “mangiarle” quella patatina così lisca, tenera e inebriante, stringendomela tutta nella mia bocca ingorda, mentre con la lingua andavo a scavarla dentro, in quella mucosa, cercando con il solo tatto affannosamente il clitoride.
    
    Ben presto, la mia lingua fu inzuppata dei suoi umori appiccicosi, che mi colavano copiosamente ai lati della bocca…
    
    Non volli che venisse ancora… Doveva provare il piacere attraveso la pratica che le avevamo promesso, e quindi mollai la presa.
    
    Anche io e Giorgia ci rasammo vicendevolmente, ed avemmo ogni dettaglio dei nostri genitali sotto mano: mia sorella mise in mostra una invidiabile, grassa fica, molto simile a quella della ragazza, ed io sfoggiai due testicoli che sembrarono ancora più gonfi del solito e un’asta da far invidia a tanti maschi.
    
    7. Le Cateratte del Nilo.
    
    Finalmente, eravamo pronti…
    
    Ripresasi da quell’orgasmo, Perla fu stesa a pancia in su da Giorgia, la quale le piegò le gambe su se stesse e le allargò le cosce in modo tale da ...
«12...5678»