Elsa capitolo 5
Data: 30/05/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lecap, Fonte: Annunci69
... completamente nude, dopo aver riposto gli abiti in due armadietti, presi uno degli asciugamani al loro interno, uscirono senza salutare.
Una, guardando nella loro direzione, fece una smorfia mimando una espressione truce prima di ridacchiare divertita.
A Elsa, che come al solito perdonava tutto, scappò un commento:
“Forse erano timide o in imbarazzo”
“Quella giovane, forse. Helga, invece, non starebbe in imbarazzo neppure se la coprissero di merda. Cosa che, comunque, mi soddisferebbe molto se succedesse.”
Ormai nude, le due, riposti anch'esse gli abiti, presero uno dei teli di spugna a disposizione e li annodarono in vita. Anche Elsa, ormai totalmente spogliata, fece lo stesso. Essendoci due teli, uno bianco e uno nero, scegliendo a caso, dispiegò il nero.
Le altre due, entrambe col telo bianco, la osservarono quasi con meraviglia.
Elsa non capendo, chiese:
“C’è qualcosa che non va?”
“Nulla. Assolutamente nulla. Non conoscendoti, a prima vista davi l’impressione di essere da telo bianco”
“Vedendo le altre due appena uscite, che ne avevano indossato uno nero e uno bianco, pensavo fosse indifferente”
“Sai dove siamo?”
“In un club privè suppongo, anche se è la prima volta che entro in un locale simile”
Dopo aver ridacchiato divertita, una di quelle le rispose sempre in inglese:
“Non solo club privè. Questo è anche a carattere dom/sub, anche se non proprio sadomaso super specializzato, come molti in Amsterdam.”
L’altra, subito dopo, ...
... precisò:
“Chi indossa il telo nero è senz'altro un dominante. Chi, quello bianco, se non sottomesso è estraneo a ogni profilo”
“Ecco perché l’antipatica ha scelto il telo nero” mormorò pensierosa Elsa, mentre, riposto il telo nero, si annodò alla vita quello bianco.
Prima di uscire dallo spogliatoio si presentarono, comunicandosi i propri nomi.
Percorso un corridoio si separarono appena entrate in una vastissima sala dove, tra divanetti e poltroncine, molte persone erano già presenti. Luci basse intramezzate da fasci colorati luminosi, ricreavano la tipica ambientazione da discoteca. Su un lato un piccolo seggio ospitava il diskjockey, mentre un’altra parete era formata da una spessa lastra di vetro; questa mostrava una parte sommersa di una piscina, dove altri clienti erano intenti a nuotare o a scambiarsi effusioni.
Individuato Jan, lei si diresse verso di lui. Era seduto su una grande poltrona con addosso un asciugamano nero; senza bisogno di parlarle, battendo la mano su uno degli imponenti braccioli, la invitò a sedervici sopra.
Elsa avrebbe voluto chiedergli maggiori informazioni su quel luogo e soprattutto su ciò che sarebbe potuto accaderle ma, per timidezza o più probabilmente per evitarsi maggior inquietudine, preferì tacere guardandosi intorno.
Per il momento, benché seminuda e tra altre persone altrettanto svestite, gradiva l’attuale situazione di tranquillità osservando i presenti.
Qualcuno parlottava a bassa voce, altri gruppi ridevano tra ...