Elsa capitolo 5
Data: 30/05/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lecap, Fonte: Annunci69
….Giorgio la riportò da dove erano partiti la sera prima verso le quattro. Dopo essere entrata nella stanza che le era stata destinata, sprofondò nel sonno esausta da quelle prime ore da sottomessa.
SECONDO GIORNO CON VERMEER
...(omissis)
….
...Usciti dal negozio, si diressero nuovamente all'auto e da lì, dopo circa un quarto d’ora, entrarono nel parcheggio riservato di un ristorante elegante.
Il locale era molto chic ed Elsa fu lieta che l’unico abito che possedeva in quel frangente, ben si adattasse a luogo e abbigliamento delle commensali presenti.
Durante la cena, la donna non poté non osservare che il parcheggio fosse sovradimensionato, rispetto alla capacità dei tavoli presenti.
Jan le spiegò che il parcheggio era destinato anche agli ospiti di un locale notturno, situato nella parte seminterrata della costruzione. Infatti più tardi altre automobili arrivarono e gli occupanti, quasi sempre uomini, raramente accedevano al ristorante.
Terminata una cena leggera, stavano attendendo il caffè quando da un tavolo occupato da alcune persone, uno degli uomini si diresse verso di loro.
“Ciao Jan, scenderai di sotto?”
“Ne vale la pena, stasera?” chiese con sufficienza.
Dopo aver osservato Elsa, con un sorriso rispose indirizzandole un sottinteso complimento:
“Se fossi al tuo posto, per me, senza dubbio” quindi, dopo una pausa, riprese:
“Sempre che alla signora presente, piacciano certe serate. Oggi, tra l’altro, ci si occuperà anche di ...
... beneficenza. ”
“A lei piacciono sempre le sorprese e anche la generosità, perciò non sussiste il problema”
Elsa era a disagio nell'ascoltare quelle parole che, di fatto, non le rendevano comprensibile nulla.
La proposta improvvisa che le arrivò, la fece quasi trasalire:
“Tu vuoi scendere, mia cara?”
Essendo in presenza di altri, Elsa si conformò nel rispondere ben sapendo che la sua domanda prevedeva solo consenso :
“Come preferisce lei.”
“Wow. Avevo visto giusto sulla tua splendida ospite, quando ti ho visto entrare” commentò compiaciuto l’altro.
Rimasti soli, Elsa rimase in silenzio, preoccupata da ciò che le avrebbe riservato la serata. Come se le avesse letto nel pensiero, Vermeer si divertì sollecitandola.
“Cosa pensi ci sia di sotto?”
“In situazioni diverse, azzarderei per una discoteca. Dato quel che mi è accaduto ieri sera e oggi, penso si tratti di un club privé”
Pagato il conto, Vermeer dopo esser uscito dal ristorante, si incamminò di lato fino a raggiungere una porticina, sorvegliata due uomini in giacca e cravatta. L’entrata era anonima, totalmente priva di alcuna insegna e cosa ancora più strana, i due uomini si scostarono senza chiedere nulla, quasi che la loro presenza fosse inutile.
“Strano locale senza insegna e ancora più curioso, che la sorveglianza eviti di controllare” pensò a voce alta Elsa, mentre iniziavano a scendere una scala.
“Non è un locale pubblico così come non lo è neppure il ristorante. Possono accedervi solo ...