Cronache vere di una mamma modello – Nel letto del cornuto
Data: 29/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Mister_Pink, Fonte: RaccontiMilu
... a te restituirmi il favore, mentre mi godo la colazione” gli disse quando si fu ripresa. Mentre versava un po’ di caffè nella tazza con gli ovetti sbattuti (“Hmmm quanta energia per ricaricare i miei, di ovetti”) la fece inginocchiare. “Fammi vedere come sei brava a succhiarmi il cazzo”. E mentre con il cucchiaino, lentamente, si portava alla bocca quel nettare dolcissimo, Minerva cominciò a imboccare quel bastone ormai diventato durissimo. “Sei davvero brava, si vede che adori fare pompini, un peccato che tuo marito non sia qui adesso a vedere quella troia della sua mogliettina affamata di cazzo”. La risposta di Minerva fu un’accelerazione del movimento, il cazzo a occuparle tutta la bocca e a cercare a ogni affondo di farsi sempre più strada verso la gola. Le prese la testa e iniziò a scoparle più violentemente la bocca, lei provò a ribellarsi, odiava farsi tenere così e lui lo sapeva bene, ma lui non mollò la presa. “Buonaaa, una cagna deve imparare a obbedire” le disse divertito.
Andò avanti ancora così per un minuto, a un ritmo crescente, poi all’improvviso estrasse il cazzo, strappandole una sorta di singhiozzo, rivoli di saliva a ...
... unire la sua bocca alla cappella lucida e bagnata. La fece alzare in piedi e mentre lei era ancora barcollante piegò un attimo le ginocchia, avvicinò la cappella alla sua figa e in un colpo solo la infilzò. “Aaarghhhh” fu il solo suono che scappò di bocca a Minerva, mentre lui iniziava a scoparla con una intensità feroce. Le mani ad artigliare le sue spalle, la mogliettina per tutti irreprensibile sembrava una marionetta priva di capacità di controllo, la testa appoggiata pesantemente contro la spalla sinistra, la bocca a cercare la bocca di lui. Venne ancora, per la seconda volta in pochi minuti, e questa volta le gambe le cedettero davvero, facendola tornare carponi davanti a quel cazzo lucido che ormai era pronto a sua volta a esplodere. Aprì la bocca e lo ingoiò famelica, la testa bloccata contro un’anta del piano della cucina, il bacino di lui che incominciò un forsennato avanti e indietro, fino al punto di non ritorno. “Vengooo, cazzo”, fu il gemito strozzato che gli scappò, mentre la bocca veniva riempita di calda sborra. “Mi sa che potrei farmi un altro paio di ovetti” si mise a ridere, il cazzo che lentamente usciva dalla bocca di Minerva.