Per le lacrime
Data: 27/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... Impercettibilmente e inconsapevolmente, forse, ma sono stata io. Credo che desiderassi questo, che gli abbracci diventassero questo.
E lui ha risposto alla mia richiesta. Non so se solo il suo corpo o anche la sua mente, ma sarei pronta a scommettere entrambi. Slow and gentle. Che differenza con la furia che conosciamo e che ci siamo sempre scambiati.
Non mi sto lamentando, tutt’altro. Non avevo voglia di furia.
Sto scomoda. Mi tiro un po’ su la camicia da notte ma sto sempre scomoda.
- Vuoi che mi spogli? – gli domando.
Lui fa cenno di sì con un sorriso e, mentre mi denudo, si toglie la maglietta del pigiama. Come lui preferisce. Invece a me spesso non dispiace restare con qualcosa addosso. L’abitudine a un sesso rapace che adesso non so nemmeno dove sia finito.
Mi sarebbe piaciuto che non uscisse, ma abbiamo fatto tutti e due movimenti troppo bruschi.
Mi passa le mani sul petto, sul seno. Una lunga pressante carezza. Sento il brivido, ma se devo essere sincera mi dà più piacere il gesto che il contatto. E’ un gesto che sa di ammirazione, di “adoro te e il tuo corpo”. Ma è anche un gesto che sa di “sono qui e non ti lascio”.
Torna a stendersi su di me, a schiacciarmi. Pelle su pelle, calore su calore, respiro su respiro. Il mio grottino si apre ancora alla sua verga. E’ grossa e dura, entra piano come prima. Ma la sento più di prima, scivola su mucose e lubrificazione vaginale come un serpente che non finisce mai di intrudere lento. Lo accoglie un ...
... gemito più alto della mia voce di almeno un’ottava.
- Luca…
Mentre è dentro di me sussurra parole di una verità indiscutibile, sussurra “io ti amo così tanto”.
Lo so perché lo dice. Nelle parole “ti amo” dovrebbe esserci già tutto eppure riesce a metterci qualcosa in più, tanto di più.
E’ tutto talmente lui, è tutto così incredibilmente diverso dal solito e bello, ora.
Mi viene da piangere.
Piango.
Prima sono poche lacrime, poi ho gli occhi bagnati, poi frigno proprio come una bambina. Breakdown.
Piango per come sono fatta, perché non vorrei essere così ma lo sono. Molto, molto fragile a volte.
Piango perché il mondo è una merda e l’orrore umano ci sovrasta. E come se non bastasse, dove non arriva l’orrore umano arrivano la stupidità, la bassezza, il degrado delle menti. Perché abbiamo la capacità di rendere futile, inutile, indesiderabile tutto il bello di cui siamo capaci. Piango perché gli animali che ci osservano pensano che siamo una specie senza onore.
E forse piango il mio lamento, la deplorazione di me stessa, piango perché non me lo merito, Luca. Non merito né lui né la sua consolazione. Tantomeno il suo amore.
Piango e lo abbraccio più forte. Mi abbraccia anche lui, asciuga le lacrime con i baci. Non è più tempo dei “cosa hai?”, quello l’abbiamo trascorso, sviscerato.
- Non avere paura.
E invece io ho paura. In primo luogo di me stessa e della mia debolezza. E ho anche paura di abituarmi a tutto, perché lentamente ci si abitua a ...