Una normale giornata di lavoro
Data: 24/05/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
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Tradimenti
Voyeur
Autore: michele1479, Fonte: RaccontiMilu
In apparenza una normale giornata di lavoro, sono alla scrivania, vestita con gonna nera sopra al ginocchio ed una camicetta, intenta a studiare dei dati, quando squilla il telefono, un messaggio di mio marito, “vai in una zona tranquilla e sfilati le mutandine, poi mi mandi una foto come prova”.
Ci pensò un po’ ed accetto per due motivi, il primo devo concedergli qualcosa, il secondo la cosa mi fa eccitare.Così mi alzo dalla scrivania e mi sto dirigendo in bagno per sfilarmi le mutandine quando decido di farlo seduta alla scrivania, prendo l’elastico delle mutande e tiro verso il basso allargando un po’ le gambe per facilitare l’operazione. Faccio scivolare le mutandine alle caviglie, le tolgo e le ripongo nella borsa, poi prendo il telefono e scatto una foto alla fica che si inizia ad inumidire. Tento di riconcentrarmi sul lavoro quando mi ricordo che oggi sarebbero passati a riparare uno strumento, neanche il tempo di pensare che vedo alla porta del mio ufficio un giovane bello con un paio di pantaloncini aderenti, che mettono in risalto le gambe muscolose ed i glutei, una camicia a maniche corte di lino bianca che mette in risalto la pelle abbronzata, le braccia muscolose ed un fisico tonico. Rimango a fissarlo un po’ troppo a lungo prima di ricominciare a ragionare e rendermi conto che mi sta parlando e mi dice di essere il tecnico dello strumento e che i tecnici soliti sono in ferie.
Mi alzo dalla scrivania, gli stringo la mano, presa salda, e gli dico che mi ...
... chiamo Daniela, e che mi può seguire sino allo strumento da riparare. Mi sento osservata e credo che il ragazzo, che si chiama Mario, mi stia guardando il culo. Comunque non mi dispiace, gli indico lo strumento e lui comincia a smontarlo. Prendo degli appunti dalla scrivania e mi siedo ad un tavolo vicino lo strumento che Mario sta riparando, potrebbe aver bisogno di qualcosa e preferisco non lasciarlo solo nel laboratorio.
Torno a concentrarmi sugli appunti per non so quanto tempo, quando ad un certo punto ho la sensazione di essere osservata, mi giro a guardare Mario e mi accorgo, anche dal suo sguardo colpevole, che mi stava guardando le gambe. La gonna, stando seduta, era salita e lasciava scoperta una parte delle gambe. La prima reazione è stata quella di coprirmi, ma poi, la sensazione di essere guardata e desiderata da un ragazzo giovane e bello e la consapevolezza di attirare sguardi e forse suscitare pensieri peccaminosi ha preso il sopravvento e con movimenti lenti ho fatto in modo che la gonna, inavvertitamente, salisse ancora un po’. Ho notato che gli sguardi di Mario si sono fatti più insistenti., a questo punto mi sono ricordata di non indossare l’intimo, che mio marito mi aveva chiesto di togliere, e presa da una improvvisa cupidigia, con movimenti lenti ho girato la sedia verso Mario per alzarmi, muovendomi lentamente e facendo in modo che i suoi occhi potessero posarsi sulla mia nudità. Ho avuto la certezza che avesse visto la mia fica eccitata da come ha ...