1. Il testimone dello sposo


    Data: 09/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... slip, infilava dentro la mano e gli cavava fuori tutto l’ambaradam, coglioni e cazzo.
    
    “Sei troppo teso e ti aspetta una giornata quanto mai pesante: devi scaricarti.”, gli spiegò Armando, afferrandogli il pisello molle e cominciando a manipolarglielo con mano esperta.
    
    “Smettila, sei impazzito?”, fece Filippo, afferrandolo per il polso e cercando di allontanarlo.
    
    “Sta calmo. – resistette Armando - Mio fratello quando si è sposato stava come te, e poi si è calmato ed è andato tutto benissimo.”
    
    Intanto il cazzo di Filippo aveva cominciato a lievitare, assumendo via via dimensioni imponenti.
    
    “Accidenti, che sberla!”, fece il giovane in tono ammirato, impugnandolo adesso a tutta mano e incrementando il saliscendi.
    
    “Ma che, sei pure frocio adesso?”, esclamò Filippo allibito.
    
    “Naaa… - rispose Armando – so come funziona: è qui che lo stress si accumula – e con la mano libera gli soppesò lo scroto, strappandogli un brivido – una volta che ti sarai scaricato, andrà tutto bene, vedrai.”
    
    “Ma mi stai facendo una sega!...”
    
    “E allora? Gli amici esistono per questo… Del resto, non faresti lo stesso per me?”
    
    “Non lo so… - mormorò Filippo con un sospiro – ma non chiedermi di farti da testimone di nozze…”
    
    Armando scoppiò a ridere di cuore, e in quel momento una sgorgata di sugo cristallino, più copiosa delle altre, gli colò lungo il dorso della mano. Al che, rallentando la velocità di vogata, si accostò e la leccò a tutta lingua.
    
    “Non male.”, mormorò come ...
    ... fra sé.
    
    “Ma che schifo!”, esclamò Filippo con tono disgustato.
    
    “Cosa?”
    
    “Ma hai leccato…”
    
    “E allora? Tu non bevi forse le uova crude al mattino?”
    
    “Che c’entra’”
    
    “E’ sempre sperma di gallo...”, concluse Filippo, riprendendo di lena il suo lavoro.
    
    Filippo si era ormai rassegnato alla piacevolezza dell’operazione e, rinunciando del tutto a contrastarlo o a farlo smettere, si adagiò all’indietro, poggiandosi sui gomiti. Si sentiva già più rilassato: che avesse ragione lui? Intanto la goduria cominciava a friccicargli lungo tutta l’asta del cazzo e brividi sempre più intensi e sempre più frequenti lo percorrevano in tutto il corpo.
    
    L’assoluta assurdità della situazione, il sospetto di qualche particolare macchinazione dell’amico non lo sfiorò neppure per un istante: stava succedendo
    
    e basta.
    
    Armando, dal canto suo, quando lo vide rilassato, che chiudeva gli occhi e rovesciava la testa all’indietro, fece un ghigno soddisfatto, poi si chinò e senza nessuna soluzione di continuità prese in bocca la cappella, iniziando subito a succhiarla golosamente, mentre la mano continuava infaticabile a saliscendere lungo l’asta.
    
    Anche se si accorse del cambio di passo, Filippo non si mosse, né disse niente: continuò a godersi quel magnifico esercizio di rilassamento, mugolando a bocca chiusa, roteando piano il bacino e respirando sempre più pesantemente, via via che l’orgasmo maturava dentro di lui. Con l’avvicinarsi del momento cruciale, le emissioni preorgasmiche ...