1. Alessandra, moglie di un uomo cuckold


    Data: 21/05/2020, Categorie: Cuckold Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... casa dello studente. Fortunatamente non incontrai nessuno. Puzzavo di liquido seminale! Arrivata in stanza mi docciai per quasi un’ora. Mi sentivo tanto sporca…”
    
    “E l’esame, Alessandra?” “Trenta e lode, Fabio! Meritato!”
    
    Continua Terminato il racconto Alessandra sollevò lo sguardo e mi fissò. Era tutta rossa in volto. Quella che sarebbe diventata mia moglie era indubbiamente imbarazzata per tutto quello che mi aveva appena finito di raccontare. Con tutti quei particolari…. Da autentico film a luci rosse!
    
    “Non mi consideri adesso una puttanella, vero? – mi chiese mestamente con un filo di voce – Non mi era piaciuto fare tutte quelle cose… Ero stata costretta! Ma tu… Insomma! Sei strano, tu! Me ne sono accorta, sai! A te è proprio piaciuto sentirmi raccontare… Proprio tutto…. E con tutti i particolari… Sbaglio, amore?”
    
    “Sì, tesoro. Mi è piaciuto sentirti raccontare. Mi hai eccitato tantissimo senza volerlo. Ed è stato strano. E’ stata per me la prima volta che ho vissuto certe emozioni!” “Lo vedo, Fabio, ce l’hai proprio duro! Tanto duro. Il mio racconto ti ha turbato e te l’ha fatto rizzare. Ti ha fatto venire tanta, tanta voglia. Ed ora hai ancora più bisogno di sfogarti e di liberarti!”
    
    “Mi aiuti, Alessandra?” “Sì, amore, adesso ti faccio venire. Come vuoi tu…” “Prendilo allora in bocca, Alessandra. Succhiamelo, leccamelo e baciamelo! Come sai fare tu. Molto bene…”
    
    Alessandra non disse nulla, fece una piccola smorfia, spalancò la bocca ed in silenzio ...
    ... prese il mio uccello dentro di sè. Era la prima volta che mettevo il mio cazzo nella bocca di Alessandra! Tutto, fino in gola. L’avevo sognato! Tanto! Sentii la sua lingua tormentarmi il frenulo e leccarmi la cappella. Mi guardava con gli occhi spalancati che ogni tanto socchiudeva. Emetteva dei gemiti e dei sospiri. Mi accarezzava piacevolmente con le dita le mie palle, le soppesava e con dei sospiri di apprezzamento mi faceva intendere che le sentiva dure, gonfie e pienissime. Le piaceva scoprire le mie reazioni.
    
    “Oh, sì, Alessandra! Ora tocca a te. Devi farmi sborrare. Sono pieno di sperma. Tutto per te!” La vidi annuire lentamente con il capo. Lo sapeva che stavo per venire e che volevo sborrarle in bocca. “In bocca, Alessandra, in bocca… – volli avvisarla – E sarò il primo maschio a riempirti la bocca di sperma. E la berrai tutta, vero?” Lei emise un lungo gemito ma ancora una volta annuì con il capo. Socchiuse gli occhi e continuò nel pompino che diventò sempre più frenetico.
    
    Le catturai con entrambe le mani la nuca per precluderle tutte le possibilità di scappare. Lei si agitò e scosse il capo. Non voleva essere imprigionata. Spalancò gli occhi e capì che avrebbe bevuto la mia sborra. Ma non voleva essere costretta a farlo ed essere prigioniera.
    
    Pochi secondi e non ressi più. Mi vide scuotermi e sussultare. Stavo per esplodere e sborrare. Mi accarezzò contemporaneamente con dolcezza il ventre e le palle ed i suoi occhioni spalancati mi fecero scoppiare. Il primo ...
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