Alessandra, moglie di un uomo cuckold
Data: 21/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... succhiotti sulle sue piccole tettine! Ma rotonde e sode!”
“Questi racconti mi infastidirono e mi agitarono ulteriormente! – aggiunse Alessandra – Ed ero ancora più preoccupata per quello che avrei dovuto molto probabilmente subire molto presto! Dovevo soddisfare tutte le voglie di quel vecchio porco!”
“In quel momento eri nuda, in ginocchio e tra le sue gambe! – precisai allora alla mia futura moglie – E davanti a te l’enorme uccello del professore…” “Sì, tesoro… Proprio così. Ero come lui voleva soprattutto con il suo enorme uccello davanti ai miei occhi spalancati. Ero imbarazzatissima a dover guardarglielo… E in quella posizione!”
“Continua, amore, continua… – la incoraggiai allora io – Il bello doveva ancora venire, immagino…” “Oh no! Non per me, Fabio! Per lui sì, indubbiamente! – mi replicò a bassa voce Alessandra – Mi disse che voleva assolutamente eiaculare, regalarmi proprio tutto il liquido seminale che aveva dentro di sé ed io dovevo mostrargli quanto fossi brava a farlo venire. Insomma, dovevo fargli spruzzare tutto il suo sperma che, me lo anticipò con orgoglio, sarebbe stato tanto, tantissimo. Mi confessò che era infatti da parecchio tempo che non spruzzava. Da oltre tre mesi, quando il giorno prima dell’esame una mia compagna di facoltà gli aveva fatto un meraviglioso pompino. E Raffaella, volle pure precisare lui, era stata costretta quella volta anche a bere tutto il suo seme. Anche se non lo voleva proprio fare! L’aveva alla fine quasi fatta ...
... annegare nel suo seme bollente. Ma la giovane donna non aveva sopportato il suo odore e il suo sapore. Dopo tre spruzzi venne colta da conati di vomito. Vomitò tutto lo sperma ingoiato, poi, povera Raffaella! E dovette anche scusarsi con lui! Ma lei non aveva retto l’ingoio…”
“Ma il vecchio porco era ormai incontrollabile. ‘E adesso tocca a te Alessandra mostrarmi quanto sei brava! – aggiunse infatti lui sghignazzando – Sei qui per quello, no?’ Io rimasi in silenzio ed immobile. ‘Dài, Alessandra, datti da fare! Prenditelo in mano, accarezzalo e fallo crescere! Un po’ alla volta, con calma… Non c’è fretta!’“
“Abbassai lo sguardo.” “Glielo prendesti in mano, Alessandra?” “Sì, lo presi tra le dita di tutte e due le mie mani. Era troppo grande per una mano soltanto. Piano gli abbassai il prepuzio e gli liberai molto lentamente per la prima volta il glande già bello arrossato. Poi subito lo ricoprii di nuovo…” “Ti impegnasti così allora in una lenta e dolcissima sega a due mani?” “Sì, Fabio, proprio così! E gli piacque tantissimo quella sega che gli stavo facendo… Soprattutto per la mia dolcezza e lentezza con le quali gliela facevo”
“Ma io, uffa, quella cosa so farla solo così! – aggiunse Alessandra come per giustificarsi ai miei occhi per il piacere che aveva così offerto al vecchio – Il suo coso si ingrossò subito e divenne enorme tra le mie mani. ‘Oh sì, Alessandra, sei fantastica a farmi la sega! – mi disse lui ansimando – Continua, continua così…’ Ed io continuai a farlo ...