1. Alessandra, moglie di un uomo cuckold


    Data: 21/05/2020, Categorie: Cuckold Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... Università…” “Ah, va bene, allora… Capisco… – aggiunse subito lei – E scommetto che domani vorresti magari offrirmelo di nuovo…” “Magari!” “Io domani ho lezione… – aggiunse lei subito – Tutto il giorno!” “Anch’io! – mentii clamorosamente – Ci sarò all’università . E ti cercherò!” “Va bene… Se mi trovi… Mi pagherai il caffè?”
    
    Il giorno dopo la cercai quasi affannosamente. Lei si fece trovare molto presto. Da quella volta non ci perdemmo più di vista e divenni la sua guardia del corpo. Con tutti quei mosconi! Inizialmente due chiacchiere, poi delle lunghe passeggiate all’interno dell’università e, poco dopo, le prime uscite. Lei era bella, simpatica e parlava tanto. Io quando rientravo a casa ero sempre sconvolto e in stato confusionale. Ma soprattutto pieno di desiderio per lei, la bellissima Alessandra. Ogni sera pensando a lei mi masturbavo quasi con rabbia. Sempre più violentemente e spruzzavo sempre molto presto e tanta, tanta sborra. Sognavo che quella sega me la stava facendo lei. O che me l’avrebbe fatta Alessandra il giorno dopo. E mi addormentavo così ricoperto di sperma. Dappertutto!
    
    Ma era allora una illusione! Dovetti infatti pazientare. Parecchio e fui costretto per sfogarmi e consolarmi ad una serie infinità di seghe ed orgasmi solitari. Sempre pensando a lei, alla bella Miss Università! Se fosse stata brava a fare certe cose quanto era bella! E così pensando sempre raggiungevo l’orgasmo e sborravo… Tanto, tanto… Ma sempre tristemente da solo!
    
    Ma lei ...
    ... non si apriva e non mi dava spazio. Facemmo i morosi serissimi per molto tempo. Molti baci appassionati e pure molto languidi. La mia futura moglie baciava molto bene ma non mi permetteva proprio nulla di più.
    
    Ogni volta che cercavo di scoprire qualcosa del suo corpo, lei si irrigidiva e mi fulminava con lo sguardo. “Ma dai, non fare così… – mi brontolava bloccando le mie mani che cercavano sempre di infilarsi sotto la minigonna o la camicetta – Mi dispiace! Ma non me la sento ancora di fare quelle cose che tu vorresti! Vedo sai… – concludeva con un sospiro e un sorrisetto molto malizioso – Che stai soffrendo perché hai tanta voglia… Me ne sono accorta di quel gonfiore là… Ma non sono pronta ed abbi un po’ di pazienza, uffa!”
    
    Io continuavo a tornarmene sempre a casa pieno di voglia e strapieno di sperma da essere spruzzato. Continuavo a lasciarmi andare a furiose seghe pensando alla sua mano e, perché no, alla sua bocca. Ero certo che oltre a baciare Alessandra era bravissima anche a fare altre cosine. Chissà, così bella, quanti morosi aveva avuto prima di me! E chissà cosa le avevano insegnato! E così cominciò a non bastarmi più un solo orgasmo alla volta. Prima di addormentarmi fui costretto a spruzza anche due volte il mio seme. E talvolta anche tre. Distrutto mi addormentavo pieno di sperma che mi ricopriva il ventre e l’addome. Certi sborroni avevano raggiunto anche il petto ansimante… Se lei mi avesse visto in quelle condizioni!
    
    Lei mi vedeva la mattina dopo, ...
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