Tradimento, gesto tabù
Data: 20/05/2020,
Categorie:
Tabù
Hardcore,
Autore: sardo84, Fonte: xHamster
... sentire il bisogno di qualcos’altro ma al momento non so ancora cosa.
Scorro il suo corpo con gli occhi. Lo vedo che si muove dandomi spinte regolate per far sì che non venga rapidamente, fisso i suoi muscoli addominali e scendo ancora giù ad osservare il suo sesso che penetra il mio. Mi eccita oltremodo il vedermi penetrata da un’asta turgida che mi da l’impressione dia vere dentro un oggetto marmoreo lucido per i miei umori.
“Fermati.” mormoro pregandolo di cambiare posizione mentre spingo con le mani sul suo bacino.
Lui esce da me, sospira riprendendo fiato e controllo le sue sensazioni mentre salgo con le ginocchia sul divano e poggio le braccia sullo schienale, divarico le gambe in un chiaro invito a rientrare in me.
Mi prende nuovamente, questa volta da dietro, con il suo sesso che penetra senza esitazioni.
Ora mi conosce e sa quanto sono eccitata ed aperta per lui.
Entra sino in fondo in un attimo e torna a muoversi.
In questa posizione ora lo sento meglio. Mi piace la presa delle sue mani che mi afferrano i fianchi mentre mi penetra e cerco di assecondare le sue spinte, di muovermi insieme a lui. Ben presto diveniamo una cosa sola.
“Toccami!” lo prego.
Lui, sensibile al mio desiderio, con la mano aperta scivola sulla pelle e si sofferma sul bacino, poi scende ancora cercando con due dita il clitoride, quando lo trova provo una fitta di piacere che mi fa urlare per incitarlo.
Mi tortura il clitoride e si spinge con sempre maggiore forza ...
... dentro di me.
Sento che il suo orgasmo sta per arrivare e mi divarico affinché mi venga più in fondo, possibilmente sulla bocca dell’utero. Lui sembra mi abbia letto nella mente e mi apre come se volesse entrare direttamente nell’utero, tanto spinge.
Mi piace, godo della sua presenza, dei suo colpi decisi e delle sue dita delicate sul clitoride. Non riesco a trattenermi, a pensare, a controllare il mio corpo. Sono in balia delle sensazioni che provo e, quasi passivamente, raccolgo ogni minimo stimolo mentre il piacere monta sempre di più e sento che tra non molto urlerò forte.
Infatti quando sento l’orgasmo arrivare mi lascio completamente andare, le mani perdono la presa sullo schienale del divano e crollo con il viso sulla seduta tra i rantoli di piacere, scuotimenti, vibrazioni come fossi un’invasata.
Non riesco e mi rendo conto che non c’è bisogno di pregarlo o di incitarlo a muoversi ora che sto godendo. Lui nonostante tutto è riuscito a restare dentro di me e mi capisce, sente il mio piacere dalle violente contrazioni del ventre e le segue spingendosi dentro di me come danzando con mio grande piacere.
Ho un orgasmo lungo, piacevole, molto intenso, squassante e lungo.
Quella scarica temo che mi lasci sfiancata, distrutta, incapace di continuare in quest’amplesso che si sta dimostrando migliore di quanto potessi sperare e tra i pochi degni di essere ricordato.
Quando sente il mio respiro tornare regolare esce lentamente da me. Il fatto di non averlo più ...