L'ultima volta, forse
Data: 16/05/2020,
Categorie:
Sentimentali
Autore: numeroprimo encore, Fonte: EroticiRacconti
Guidando di notte su quella strada senza illuminazione continuo a pensare a come sia stato possibile arrivare a quel punto. Con la coda dell'occhio ti osservo intenta agli ultimi ritocchi al trucco, gli stessi di mezz'ora fa a casa. Tutta quella preparazione stona con la t-shirt bianca e il pantalone della tuta che indossi nelle serate davanti alla TV. Che stonano con le Louboutin che hai ai piedi.
- Non ti sembra già abbastanza?
- Mi piace essere in ordine, lo sai
- Allora hai dimenticato di cambiarti, sappilo.
Ridi, senza smettere di ripassare il mascara. Come fai ad essere così calma?
- Lo sai che fine faranno i vestiti che indosso. Per quello ho messo il ricambio nella borsa sul sedile dietro. Così non dovrai prepararla tu. Lasciala lì per quando tornerai a prendermi.
- Questi li conosci?
- Amici di amici. Non preoccuparti.
- Io sono tuo amico. Non so gli altri. Io non ti farei finire in situazioni del genere.
- eppure mi stai accompagnando...
Già, anche io ero colpevole. Ero abbastanza buon amico perché ti stavo assecondando? O sarei stato un amico migliore se ti avessi dissuaso?
- Se vuoi puoi fermarti anche tu, per loro non c'è problema.
La tua mano sulla gamba sopra il ginocchio, il tuo viso si gira un po' di più nella mia direzione.
- Lo so di non essere solo un'amica per te.
- Sei un danno per me. Lo sai che non dormirò questa notte.
- Perché?
Cosa vuoi? Che ti confessi che ti amo? Non lo farò, maledetta idiota. Non ...
... potremmo mai essere felici io e te. Tu sei così, e io posso solo starti vicino, raccogliere le tue confidenze sperando che ogni volta sia l'ultima volta che sento le tue storie folli. É dal liceo che mi usi come diario, come consigliere inascoltato, e come autista. Sono uno stupido, ma non posso farci niente. L'idiota sono io, non tu.
- Almeno sanno che qualcuno sa dove sei. Voglio vedere qualche faccia, qualche nome. Che so, la targa di un'auto...
- Non mi succederà niente. O almeno, niente che io non voglia. E i documenti sono nel solito file.
- Preferisco vedere qualche faccia
La tua mano é sulla mia spalla, e sei seduta di lato. Da quella cazzo di maglietta che ti sembra dipinta addosso non posso non notare i capezzoli che sporgono insolentemente. Tengo le mani sul volante.
- Perché non mi fermi?
- Che cosa?
- Non mi hai mai giudicato, e te ne sono sempre stata grata. Credi che non mi accorga quanto stai male ogni volta che mi accompagni da qualche parte?
- Ieri sera al cinema non stavo male per niente.
- Sai a cosa mi riferisco - fai una pausa, ti giri e raccogli le mani all'attaccatura delle cosce, e le braccia che stringono le tette una contro l'altra peegggiorano la situazione, anche se so che quella é la posa che assumi quando sei a tuo agio - e a volte vorrei essere un'altra persona. Vorrei essere quella giusta per te.
- Patty, ci abbiamo provato. E tutte le volte sono stato male.
- Anche adesso, eppure sei sempre qui. Almeno ammetti ...