1. Viaggio in Treno


    Data: 15/05/2020, Categorie: Etero Gay / Bisex Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... per un’attimo intrecciate, e ne era uscito un unico gemito. quando inizi’f2 a spingermelo dentro e fuori sempre piu veloce, ho iniziato sicuramente a sospirare e gemere sempre piu’ forte di piacere. se era vero che nel palazzo non c’era anima viva oltre noi, potevamo lasciarci andare al paicere come volevamo. l’ultimo piano era distante e mamma anche se fosse uscita sul pianerottolo non ci avrebbe comunque sentiti. sospirai forte ad ogni suo colpo. sembrava infoiato, ‘Ma… da… quanto non scopi..’ gli chiesi in un sussurro… L’uomo sorrire e rispose ‘ Troppo Troppo Tempo cara’. caspita, sembrava che quel giorno, incontrassi solo uomini in astinenza da sesso, davvero una coincidenza assurda. prima i quattro negri sul treno, ora quell’uomo in ascensore… quella giornata si era trasformata in una giornata unica per me, e ho benedetto quel viaggio rimandato da troppo tempo, lo avessi fatto prima forse… intanto il caldo aumentava, e l’aria da respirare iniziava a farsi fetida, un puzzo di sudore misto tipo palestra nell’ora di punta degli allenamenti, si era impregnato dentro la cabina. a Vederci sembravamo appena usciti dal Mare o da una doccia. grondavamo sudore da ogni lato, ma continuavamo a fare le nostre porcate come nulla fosse. speravo solo che l’uomo non avesse problemi di cuore data l’et’e0, ci mancava solo che gli pigliasse un’infarto per le condizioni in cui eravamo, ed ero inguaiata bene. fortunatamente, quell’uomo non sembrava avere problemi di quel tipo, e continuava ...
    ... ad aprirmi il culo in due a colpi di cazzo senza mai stancarsi. e poi dicono che gli uomini di una certa et’e0 non sanno scopare… chi l’ha detta sta stronzata? quel porco mi stava facendo letteralmente morire dal piacere non mi dava respiro. sbrodolai poco dopo non riuscendo piu’ a trattenermi sporcando la parete dell’ascensore, lui invece resistette ancora un paio di minuti, prima di allagarmi il culo e l’intestino di calda sborra. venne dentro di me con un gemito, tenendomi le mani sulle spalle allungate, mentre si svuotava con vero piacere. svuotatosi le palle dentro, non mi ha nemmeno tolto il cazzo, ha voluto che gli si ammosciasse dentro il mio culetto stralargo che grondava sperma sul pavimento e che raccolsi spalmandomela sul petto e assaporandone l’odore pungente, mi abbraccio’ stringendomi le braccia sudate intorno alla vita, e baciandomi sul collo. mi confid che quella era la miglior scopata che avesse fatto dopo anni, e gli ho creduto sulla parola.quello che non sapevamo invece, o meglio che presi dalla foga dal caldo, dallo stordimento e tutto il resto, e che l’ascensore miracolosamente si era rimesso in movimento da solo. quando ce ne accorgemmo, era troppo tardi per realizzare di sistemarci e ricomporci, del resto chi poteva esserci oltre noi e Mamma nel palazzo a quell’ora? Proprio Lei, Mamma, che aveva chiamato dall’alto l’ascensore facendolo miracolosamente ripartire di botto. non realizzammo ancora la situazione, restammo imbambolati li come eravamo fino a ...