1. Manuela


    Data: 13/05/2020, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... con dei sandali coordinati.
    
    Dopo essere entrata in casa si diresse nella camera di mio figlio Simone. Attesi qualche minuto prima di seguirla.
    
    Quando la raggiunsi per poco non mi venne un infarto per lo spettacolo che videro i miei occhi. Manuela, dopo aver indossato la benda ed essersi tolta le mutandine, si era accucciata a quattro zampe sul letto mettendo in bella vista il suo maestoso culo.
    
    Non indugiai un attimo a fiondarmi su quel ben di dio: sapevo che dovevo agire rapidamente e fare le cose per bene.
    
    Mi inginocchiai accanto al letto e spinsi il mio volto tra le sue natiche, assaporando immediatamente i succhi della sua passera già bagnata.
    
    “Mmmmmmm…” – sussurrò eccitata – “…non mi avevi mai leccata con tanta foga…”
    
    Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare: in pochi istanti la mia lingua impazzita sulla sua passera la mandò fuori di testa facendola gemere di piacere.
    
    Continuai senza sosta con la bocca a percorrere in su e in giù tutta la sua passera, a titillarle il clitoride con la mano e a penetrarla di tanto in tanto con la lingua.
    
    “mhaaaaaaa” – fu il suono del lungo gemito che mi annunciava il suo primo orgasmo.
    
    La lasciai godere mentre continuavo a baciare con dolcezza la sua passera, scossa di tanto in tanto da improvvise contrazioni.
    
    Poi, assicuratomi che avesse ripreso fiato, mi alzai in piedi e tirato fuori il mio attrezzo già in piena erezione, la penetrai.
    
    Manuela mugolò di piacere mentre il mio bastone centimetro ...
    ... dopo centimetro spariva dentro di lei.
    
    Dopo un paio di affondi lenti per lubrificare bene il mio attrezzo e non venirle immediatamente dentro, cominciai a stantuffarla afferrandola saldamente per il culo.
    
    Colpo dopo colpo Manuela cominciò nuovamente a gemere. Vedevo il mio cazzo, lucido dei suoi umori, sparire continuamente tra le pieghe della sua pelle ambrata. Accelerai il ritmo cominciando a far sbattere con violenza il mio pube sul suo sedere. I gemiti di Manuela si fecero sempre sempre più forti finchè non venne ancora una volta.
    
    Tirai fuori il mio pisellone per paura che le contrazioni della sua vagina potessero farmi perdere il controllo: volevo regalare a quella fantastica cavalla un ultimo orgasmo prima di scaricarle dentro tutta la sborra che mi ribolliva nelle palle.
    
    La girai sul letto e le aprii le gambe tirandole su parte di quel delizioso vestitino rosso. La penetrai e cominciai nuovamente a stantuffarla.
    
    In quella posizione le mie mani erano libere di raggiungere il suo seno: le tirai giù le bratelline del vestito e mi fiondai sulle sue fantastiche poppe
    
    “…sei un toro scatenato” – mi disse con la voce rotta dal piacere – “…se continui così mi distruggerai”
    
    Erano quelle le mie intenzioni.
    
    Mentre le mie mani le torturavano i capezzoli e le impastavano quelle meravigliose tette il mio bastone di carne continuava a squassarle la passera.
    
    Manuela, in preda a nuove ondate di piacere decise di togliersi la benda dagli occhi per godere anche con ...