Le mie storie (74) - Racconti Erotici

Le mie storie (74)

... cucinare una specialità ai frutti di mare. Lui mi ha squadrata, poco abituato a vedermi vestita da lavoro, e mi ha detto subito di non andare a cambiarmi che era pronto in tavola. Il tempo di posare la borsa e le buste, una sciacquata di mani e di faccia, ed ero in cucina pronta ad essere servita e riverita. Sarà stata l'atmosfera che mi ero creata, da sola, sin dal pomeriggio, ma gli spaghetti li ho mangiati con un gusto ed un piacere che ricorderò a lungo; la frittura di calamari (che lui sa, essere tra i miei piatti preferiti) eccezionali, mi ha quasi eccitata. Ero lì a guardarlo incantata, quando lui ha cominciato a farmi i complimenti per come fossi vestita. Effettivamente in tailleur mi difendo piuttosto bene ed è in più sotto… C'era anche la sorpresa. Mi alzo per sparecchiare, lui, come spesso succede, mi fa i complimenti per il sederone, magnificandone la morbidezza; allora ne approfitto rendendo la palla al balzo e cercando di essere sensuale, piano piano mi sollevo la gonna fino ad arrivare a metà sedere. Il tempo di dirgli che avevo comprato quel completino per lui, e le sue mani sono già avvinghiate strette alle mie natiche. Mi bacia il collo, si struscia con la tuta sul mio sedere, poi tira giù la lampo del tailleur e lo fa cadere per terra. Mi giro e gli chiedo se gli piaccia la novità del reggicalze; lui infila una mano nella fettuccina che dal busto arriva alla coscia e accarezzandomi mi allarga la gamba. Vedo la punta del suo uccello spingere contro la ...

... tuta, sposto un po' l'elastico e finalmente esce fuori lungo lungo (gli arriva praticamente all'ombelico). Mi prende sotto la gamba e mi appoggia sul bordo del mobile accanto al lavandino, io mi avvinghio con le cosce intorno al suo bacino, lui indietreggia un po', quel tanto che basta per abbassare il suo lungo membro, spostarmi di lato la mutandina ed infilarmelo dentro. Cominciamo a scopare, ogni volta che mi penetra, mi alza letteralmente dal mobile ed io mi eccito ogni secondo di più. Piano piano mi sbottona la camicia bianca per fare fuori le tettone che hanno già fatto capolino uscendo in parte dal reggiseno. Sto per godere e mi appendo letteralmente a lui che viene un attimo dopo di me, praticamente in piedi. Quando ci stacchiamo, sto ancora godendo, e mi vengono meno le gambe; mi accorgo che il perizoma nuovo è completamente sporco di sperma quindi lo sfilo conscia di doverlo già lavare nonostante lo abbia appena comprato. Mentre raccolgo i miei panni per terra, lui finisce di sparecchiare. Io arrivo in camera da letto, con la camicetta aperta, i seni di fuori ed il bacino stretto nell'reggicalze. Mi guardo allo specchio compiaciuta per come sono messa, con tutti i miei difetti ma con la consapevolezza di avere un uomo accanto che sembra non vederli o addirittura apprezzaarli. Seduta sul letto finisco di spogliarmi, anche se ho qualche problema con tutti quei ganci; entro nel bagno completamente nuda e mi butto sotto la doccia da dove ne esco completamente rilassata una ...