1. Il segreto di Cloe


    Data: 07/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ProfWhip, Fonte: RaccontiMilu

    Franco guardò l’orologio, salendo i gradini che portavano al suo portone di casa. Cloe doveva essere al computer, di sopra. Era troppo di fretta per suonare e aspettare che lei scendesse, era già molto in ritardo. Prese le chiavi e si aprì da solo, entrando di corsa.
    
    Mentre varcava la soglia, sentì un rumore dalla cucina, un tintinnio, di posate o di bicchieri.
    
    ‘Tesoro, non ti preoccupare, sono io,’ disse. ‘Mi sono scordato i documenti dell’avvocato’. Mentre diceva quelle parole, si diresse verso le scale ‘ gettando verso la cucina solo uno sguardo, per accennare un gesto di saluto’
    
    E si bloccò sul primo gradino.
    
    ‘Cosa’?’
    
    Tornò sui suoi passi, si fermò sulla soglia della cucina, un’espressione stravolta sul viso, la bocca aperta per lo stupore.
    
    Sì, Cloe era in cucina. Era rossa in volto, tremava, lo guardava terrorizzata. Aveva in mano un bicchiere con del ghiaccio, e c’erano bottiglie di alcolici sul ripiano della credenza. Ma non era quello che aveva stupito Franco. Era com’era vestita’ o meglio svestita’
    
    Cloe indossava un paio di sandali con un tacco altissimo (che Franco non credeva di aver mai visto). Era seminuda; a coprire le forme abbondanti del suo corpo c’era solo un completo intimo da pornoshop, una sorta di body ritagliato in modo da conservare il minimo indispensabile per coprire il sesso e i capezzoli. Anzi, le due strisce di tessuto che correvano sul suo ventre fino ai suoi seni, allacciate dietro il collo, erano troppo sottili persino ...
    ... per coprire tutta la superficie dei capezzoli di Cloe, e lasciavano praticamente nudi i suoi grossi seni.
    
    Era’ oscena.
    
    ‘Che cosa’.?’ balbettò Franco.
    
    ‘Franco’ io’ ti posso spiegare’ te lo assicuro”
    
    Fu interrotta da una voce che proveniva dal piano di sopra. Una voce maschile. ‘Stupida puttana impedita, quanto ci vuole a preparare un Negroni? Porta su subito quel culone, o te ne faccio pentire, cretina incapace.’
    
    ‘Chi cazzo” cominciò Franco, alzando la voce. Chloe appoggiò il bicchiere sulla credenza e gli si avvicinò di corsa. ‘Ti prego” mormorò, in affanno, appoggiando due dita alla bocca di Franco, ‘ti prego, non farti sentire da lui’ ‘ disse, guardandolo con occhi imploranti, impauriti, e velati di lacrime. ‘Ti spiegherò tutto, tutto, tutto” incalzò, per impedirgli di rispondere. ‘Ma ti prego’ ssssh’ non ora’ torna in ufficio senza farti sentire’ Vai dall’avvocato’ Credimi, ti spiegherò tutto’ E accetterò le conseguenze’ ma non &egrave come credi’ Credimi’ Non farti vedere da lui”
    
    Franco scosse il capo. Non sapeva cosa dire.
    
    ‘Devo andare’ non posso farlo arrabbiare’ ti prego’ ti supplico” mormorò Cloe. Lo guardò ancora per un attimo, supplicandolo con lo sguardo. Poi tolse la mano dalla bocca di Franco, rassegnata. Si volse per prendere il bicchiere’ Franco vide il sottilissimo filo del tanga fra le natiche tonde di sua moglie. Non l’aveva mai vista così’
    
    Cloe gli diede ancora uno sguardo. ‘Devo andare,’ mormorò. E prese a salire le scale. Franco la ...
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