1. Due prigionieri – Una storia porno fantasy


    Data: 03/05/2020, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu

    – Nessuno se ne accorgerà – disse Tea infilando una mano sotto il pantalone in panno di Gustavo. – Se ne accorgeranno per forza! – No, se stai zitto… – quindi calò lentamente sulla panca fino a poggiare le ginocchia sul gelido marmo della Cattedrale. Tutto il popolo di Cuneo nel Cielo, la Capitale dell’Impero degli Uomini, era accorsa nell’imponente Cattedrale per assistere all’incoronazione dell’Imperatrice, una donna di mezza età che aveva dovuto attendere la morte della sua longeva madre prima di poter prendere il potere.
    
    Gustavo e Tea, due giovanissimi popolani, erano lì come tutti, ma la cerimonia stava andando per le lunghe e la ragazza maliziosa aveva pensato ad un modo carino per ingannare il tempo. Erano seduti in una delle ultime panche infondo, in un angolo e nessuno in effetti li guardava. Così si era calata al suolo, alzata un po’ la lunga gonna per comodità e si era inginocchiata tre le gambe di Gustavo. Gli aveva tirato fuori il membro e aveva iniziato a giocarci. – E moscio – si lamentò lei. – Non è proprio il momento migliore sai… – si giustificò lui. – Scommetto che Patrizio se lo sarebbe fatto venire durissimo in un secondo, e chissà quanto ce l’ha grosso… – a Tea piaceva stuzzicare la sua gelosia, sapeva quanto gli davano fastidio quelle insinuazioni, riguardo Patrizio poi, che Gustavo odiava visceralmente e non perdeva occasioni per provarci con Tea. – Sei proprio una puttanella – continuò lui, sempre con parole sussurrate per non farsi sentire. ...
    ... Intanto lei giocherellava con quel membro morbido e con i testicoli, massaggiandoli e carezzandoli. Piano piano iniziò a calare la pelle dal glande, scoprendolo. La sua lingua curiosa volle saggiarlo e con un guizzo ne lambì il buchino in cima. Immediatamente il pene di Gustavo ebbe un sussulto e iniziò a divenire più turgido. Aveva fatto centro. – Sicché è qui che vi piace, messere? – disse lei con tono scherzoso. Continuò a giocarci e carezzarlo con la lingua finché non fu sufficientemente duro da infilarselo in bocca.
    
    Il cazzo di Gustavo si presentava piccolo a riposo, ma da duro… da duro era enorme, incredibilmente più grande e duro come il marmo sui cui era inginocchiata. La cappella poi aveva una forma ampia, e Tea si divertiva a lambirne la parte inferiore, disegnandone il contorno con la punta della lingua. A lei piaceva succhiare con molta saliva. Lasciava che colasse sull’asta per poi recuperarla con la mano e usarla come lubrificante mentre saliva e scendeva di continuo. L’operazione provocava non poco rumore ma, per fortuna, in quel momento il popolo aveva iniziato ad applaudire perché l’Imperatrice aveva ricevuto la sua corona. – Evviva l’Imperatrice! – urlava qualcuno. – Evviva… – urlò anche Gustavo, godendosi il pompino. A Tea venne quasi da ridere, ma continuò a succhiarlo, con ancora maggiore intensità. La mano roteava con il polso lungo l’asta, aggiungendo un moto rotatoreo insieme al salire e scendere. Intanto con la bocca avvolgeva completamente il glande ...
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