Un ricordo estivo
Data: 02/05/2020,
Categorie:
Feticismo
Voyeur
Maturo
Autore: LorenzoEros, Fonte: xHamster
Premessa: le mie storie non sono porno, ma sono autobiografiche e vere.
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E’ un ferragosto di vento, di un forte vento, ma Anna non vuole rinunciare ad una gita sul mare.
Si veste come nelle sue domeniche di settembre inoltrato, le spalle nude, ma con un velo di nylon sulla pelle delle gambe.
Io guardo tra il mio guardaroba, un jeans e una maglietta a V, ma chiudo il secondo cassetto, non porterò il costume…
– …ma perché no? –
– …fa troppo freddo per farsi il bagno… –
le rispondo.
– Non ci sono proprio più gli uomini coraggiosi dei miei tempi… –
mi replica con provocazione e sarcasmo, intanto che fruga nel penultimo cassetto per tirar fuori un doppio pezzo azzurro e turchese.
Lo rotea in area con un sorriso ed uno sguardo di sfida, e nel passo lento di avvicinamento, poco dopo che mi volto non curante, sento che qualcosa mi arriva in testa… Sì, mi ha lanciato un pezzo! Per gioco, certo, il superiore per l’appunto, e appena lo raccolgo da terra e lo apro per notare quanto è striminzito, lei si avvicina e lo strappa tra le mani con un:
– ..dai qua! –
restituendomi furtivamente un bacio sulla guancia.
Poi rapidamente mette il costume nella borsetta, guarda l’orologio, è pronta.
Partiamo.
Prendo la guida della sua barchetta verso Sestri Levante, con l’incertezza che possa piovere da un momento all’altro. La sua ...
... mano sinistra tiene per tutto il tempo il capello giallo e con la destra abbraccia il poggiatesta del mio sedile.
Mi parla del viaggio che ha programmato per fine agosto, una crociera greca, vorrebbe che l’accompagnassi, ma non posso assentarmi dagli impegni di lavoro.
– Mi lasci sempre sola –
sussurra con una voce e un’espressione di un finto lamento smascherato da un sorriso accennato per confermare l’ironia di questo tempo in cui siamo troppo spesso assieme.
Sì, penso, stiamo troppo assieme ed è poco sano. Dovrebbe reinventarsi una vita mia zia, uscire di più con le sue amiche,con i suoi spasimanti che la inseguono telefonicamente, diversamente lei continua a coinvolgermi in qualche passatempo, da quelli brevi di mezza giornata alle gite fuori porta di una giornata intera… ora una crociera? No, sarebbe troppo.
– Metto benzina –
e inserisco la freccia per voltare a destra.
Mi rifornisco al selfservice, tanto per risparmiare qualche centesimo in più che non risolverà di certo il caro benzina.
Prima di partire Anna vuole passare ai servizi e mi chiede di sorvegliarle la porta del bagno.
Faccio storie, anche perché: che vergogna c’è tra donne? E poi ci saranno certamente le serrature! Ma inutile discutere con mia zia, mi prende per mano come fossi un ragazzino e ci avviamo verso i servizi.
Entro, con imbarazzo proprio nel momento in cui una donna sta per uscire da una porta in fila tra le tante, con uno sguardo intollerante.
Anna mi chiede di ...