Beyond the White. Indian target
Data: 01/05/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... stick rotto: lo getta nella boscaglia del cortile vicino. Grazie al cielo ha scelto di portare scarpe comode, adatte a tutti i terreni. Accelera appena il passo. L’India si è già rivelata prodiga di guai.
Crowain finisce la serie di addominali. Nell’altra stanza sente Jhon Kingsword muoversi, anche lui intendo ad allenarsi. Gli spiace non essere riuscito a fare alcunché contro i pedinatori ma confida nei suoi compagni. Li conosce bene, d’altronde. Il Giustiziere soprattutto. Era stato al suo fianco durante la lotta contro il Consiglio dei Sedici ed era più che convinto che se la sarebbero cavata. Si alzò al termine della sessione di esercizi. Doccia. L’acqua locale è pregna di batteri. Evita di berla, gettandosi addosso un secchio per ripulirsi. Fa caldo, anche col ventilatore acceso. Nulla che non abbia già visto: James Crowain è già stato in India, nel Rajastan settentrionale prima e a Goa e Mumbai poi. Nulla di nuovo. Si lava e si asciuga velocemente. Si rimette i boxer e i calzoni. Si mette una camicia con motivi hippy che lo fanno molto fricchettone. Odia quell’abbigliamento ma è un modo in più per non dare nell’occhio. Il coltello e la pistola sono rispettivamente in una tasca e nella borsa. Nessuna fondina. Per ora. Era anche vero che, per ora, non sono necessarie.E anche se lo fossero, su chi le punteremmo? Qualcuno bussò alla porta. Crowain aprì. La gerente della guesthouse consegnò una valigia, incelofanata e con tutti i dati del caso. Le loro armi. Ma ancora ...
... non era il momento di usarle. Comunque Shaibat era stata di parola. La valigia era arrivata senza impacci né problemi. Ringraziò, diede una sostanziosa mancia di ben cinquanta rupie e richiuse la porta dopo aver preso con sé la valigia. Non la aprì. Prima bisognava aspettare che arrivassero gli altri.
L’uomo entrò nella stanza di Crowain con calma. L’ex commando, come tutti loro, aveva viaggiato leggero, con il solo bagaglio a mano. La valigia di armi appena arrivata era stata fatta girare a mo’ di bagaglio smarrito, in realtà aveva viaggiato attraverso canali discutibili, contatti di Shaibat. Come la sua camera, quella di Crowain era spartana. Letto, armadio, scrivania e sedia. Fine. Non che l’inglese avesse fatto chissà che cosa per renderla più accogliente: giusto un libro giaceva sul letto. L’uomo vide il titolo. Un thriller di avvocati e tribunali. Roba a tema, visto che Crowain era ufficialmente un avvocato. Ufficialmente. In realtà era uno di loro. Poi entrò Kingsword. I capelli bagnati indicavano che si era fatto la doccia, come tutti loro. Indossava una felpa leggera e pantaloni corti. L’ultima a entrare fu Nô. La giovane aveva perso il selfie stick, ma per il resto era assolutamente perfetta. Depose sul pavimento un portatile. Accese, mise in funzione e collegò alla presa un router completo di scrambler. Precauzioni per evitare che qualcuno intercettasse la chiamata. Digitò rapidamente i codici WLAN di sicurezza, entrò nel server e aprì la chiamata. Pochi istanti ...