Angela usata
Data: 27/04/2020,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... vibratore che le aveva regalato il marito per scherzo e che prima aveva usato
solo un paio di volte, gode almeno due volte tute le sere e quando il marito si avvicina nel letto è sempre più calda e disponibile.
Dopo 10 giorni il marito si deve assentare per lavoro per una settimana, il portinaio lo ha visto partire con la valigia e un largo sorriso si stampa sulla sua faccia, quando Angela torna a casa alla sera la ferma e le dice che all’orario di chiusura della portineria salirà da lei, di farsi trovare nuda , con autoreggenti e scarpe con tacco alto
Alle 21 sente suonare il campanello della porta, va ad aprire nuda come le è stato ordinato e fa entrare il moldavo che regge una capace borsa.
Le indica di andare nella camera da letto, si spoglia anche lui. Il suo fisico possente è esaltato dal cazzo che svetta già rigido, la fa coricare , senza dire una parola le apre la gambe e comincia a leccarle la figa, quando la sente bagnatala penetra con forza e inizia a scoparla con furia sino a farla godere, lui sembra non stancarsi mai, continua a pomparla e farla godere per almeno mezz’ora, poi si toglie e la fa mettere a pecora, la penetra da dietro mentre le infila un dito nel culo e lo gira e rigira, poi lo toglie, si sfila dalla figa, appoggia la cappella al buchetto e piano piano fa entrare la grossa cappella facendole sfuggire grida di dolore, poi inizia ad incularla lentamente, aumenta il ritmo sempre più in profondità.
“Mettiti due dita nella figa mentre ti ...
... apro bene il culo”.
Obbedisce, il dolore è forte ma il godimento continua a crescere, gode nuovamente e finalmente anche lui si scarica e le riempie il culo di sborra.
“D’ora in avanti sarai la mia schiava, dovrai chiamarmi Padrone tutte le volte che ci incontriamo e non potrai rifiutarti di obbedire ai miei ordini, se non vuoi non mi vedrai mai più, ma manderò a tuo marito le foto che ti ho s**ttato mentre mi facevi un pompino nella portineria. Sei d’accordo?”
“Si”, improvviso le arriva un violento manrovescio sul volto che le riempie gli occhi di lacrime.
“Devi chiamarmi Padrone, chiaro?” “Si Padrone, mi scusi non succederà più.”
“Sono certo che non te ne scorderai, ma devo punirti, sdraiati sul letto a pancia in giù”
Mentre si sdraia il Padrone apre la borsa e ne estrae una robusta corda, le lega i polsi dietro la schiena, poi afferra un frustino e le impartisce un forte colpo sulle natiche. Il colpo inaspettato e violento la fa urlare, allora l’uomo prende una sciarpa, le fa aprire la bocca, la infila entro e la lega dietro la nuca.
Riprende a frustarla, altre 10 volte, sino a quando le striature sul culo diventano rosso fuoco.
“Spero che avrai imparato la lezione, fammi segno di si con il capo”.
Obbedisce stravolta dal dolore.
La slega e le permette di andare a lavarsi sotto la doccia calda che le lenisce un po’ il dolore, poi la fa tornare a letto, si sdraia e la fa salire sopra. “Impalati sul cazzo e cavalcami. “ Lei obbedisce, l’uomo le ...