UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE
Data: 27/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... vestito, e si voltò per lasciarmi allacciare i bottoncini. Un’impresa ardua, da realizzare con le mani che tremavano dal desiderio.
“Vieni” mi disse prendendomi nuovamente per mano.
Poi si fermò un attimo, mi strinse a sé, mi baciò, e cominciò a percorrere il corridoio delle camere che si trovava proprio dietro la porta che avevamo appena oltrepassato.
Giunta di fronte alla camera 201, bussò leggermente, ed entrò decisa. Nessuno era in camera. Un secchiello da ghiaccio con una bottiglia di champagne si trovava sul tavolo. Fiori dappertutto.
“Ma è la tua camera di nozze….” Le dissi sorpreso.
“Si. Ma lui non c’è. E non ci sarà.”. rispose decisa.
Chiuse la porta, girò il chiavistello di ottone lucidissimo, e mi circondò al volo con le sue braccia.
La accarezzai dolcemente, mentre la spingevo contro il muro. Il vestito era sempre tra noi, ma questa volta non ebbi esitazioni. Schiacciai il mio corpo contro il suo, e le feci sentire che la desideravo intensamente.
Non smetteva di baciarmi, di accarezzarmi, e con le mani veloci frugava in tutto il mio corpo alla ricerca cieca di nuove sensazioni tattili.
Le mie mani ripresero a sbottonare. C’era tutta una lunga fila di bottoni, ma il piacere di vedere il corpo che lentamente appariva nella sua vergine nudità era intenso. Ne avrei sbottonati mille, pur di provare quel senso di intenso piacere che l’attesa di possederla mi stava regalando.
Si mosse piano, mi spinse un poco ed incominciò a ...
... spogliarmi.
Il letto si trovava su di un soppalco, e per raggiungerlo c’era una scala ornata da una balaustra in ferro battuto.
La presi in braccio, ed iniziai a salire verso il nostro Eden
La bocca ancora incollata alla mia, la sua lingua che aveva conosciuto ogni gioco che la mia aveva saputo donarle, sentivo il suo corpo dolcemente appoggiato alle mie braccia.
Dall’alto, la stanza appariva ancora più magica. Luci soffuse si diffondevano dalle abat-jour, una enorme finestra ci lasciava intravedere attraverso le tende leggermente aperte un’ampia porzione di parco.
“Guarda” mi disse indicando un punto nel giardino.
Era il gruppo degli amici di Max. Lui era disteso in mezzo all’erba, e sembrava che dormisse.
La baciai ancora più forte, ed appoggiai il suo corpo sul letto.
Il seno bianco era apparso in tutta la sua rotondità, ed una porzione della pancia era ormai pronta ad accogliere i miei rinnovati assalti.
Cercai di sfilarle l’abito, ma mi fermò. “La mia prima volta, Jill. Voglio farlo con l’abito da sposa. Questa sera, il mio sposo sei tu. “
Mi adagiai accanto a lei, e cercai di far scivolare il vestito verso il busto, scoprendo le gambe che Ylenia teneva leggermente divaricate.
Carezzavo le caviglie, e salendo lentamente in una mossa continua e sapiente, mi inoltravo oltre le ginocchia.
“voglio la tua bocca, Jill” mi implorò la ragazza. Mentre mi avvicinavo per baciarla, mi accorsi che era arrossita. Lasciai per un momento il contatto tra la mano e le ...