1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... provai alcun problema. Cominciai a leccare e poi a succhiare quel grosso arnese, mentre Sonia si avvicinava al mio viso e mi incitava con lo sguardo. La sua lingua mi insegnava i posti più sensibili, la sua bocca succhiava quando io smettevo. Edo gemeva e godeva alzando ed abbassando il ventre. Io sentivo il mio uccello durissimo nella sua bocca, e temevo di esplodere in un istante.
    
    Ci fermammo quando l’eccitazione era ormai al massimo.
    
    Sonia, in piedi davanti al letto, mi fece cenno di alzarmi, lasciando Edo sdraiato. Poi prese la boccetta dalle mani del suo uomo, e fece cadere qualche goccia di un liquido denso sul buchino del sedere di Edo.
    
    “Entra in lui, Jill. Ti sta aspettando” mi disse Sonia, prendendomi per mano.
    
    Mi coricai accanto al mio nuovo amante, e lui si mise in posizione laterale. Presi in mano il mio pene, e lo avvicinai a Edo . Sonia con le mani mi aiutava, allargando le gambe di Edo, e prendendomi tra le sue mani, spingeva perché entrassi.
    
    Sentii che la sua porticina cedeva, e fui dentro di lui. Era la mia prima esperienza, ma sentivo di muovermi senza alcun problema, con un immenso piacere che risaliva il mio corpo.
    
    Sonia si stese accanto a Edo, e lui si allontanò per un attimo da me.
    
    Lei fu sotto, e lui le aprì le gambe, entrando subito dentro di lei. Poi con una mano raggiunse il mio uccello, e lo portò nuovamente nel suo piccolo orifizio. Lui si agitava, lei mugolava. Io dentro di lui godevo da morire. La situazione era pazzesca ...
    ... ed eccitantissima. La mia posizione era un po’ scomoda, ma era l’unica possibile, rannicchiato contro di lui, per non pesare sulla piccola Sonia anche con il mio corpo.
    
    “Lasciati andare, Jill. “ Disse Edo tra i sospiri. “Non preoccuparti. Io non resto incinto….e poi potremo giocare tutta la notte!”
    
    Cavalcai in un’estasi di piacere, mentre Sonia gridava di godimento.
    
    Con le mani accarezzavo il sesso di Edo, ma sentivo la mancanza della sua bocca da baciare.
    
    Quando infine sentii che l’ondata era ormai incontenibile, mi lasciai andare all’orgasmo più lungo che avessi mai provato nella mia vita. Edo godeva e mugolava, Sonia esplodeva in un lungo orgasmo che la lasciava senza fiato.
    
    Mi fermai, scivolando accanto a Sonia che giaceva ancora sotto i colpi di Edo.
    
    “Fermati, amore. Non ne posso più” disse la ragazza con un filo di voce.
    
    “Jill… ti prego… aiutalo tu” mi chiese baciandomi .
    
    In quel momento, appena esploso, il mio corpo avrebbe dovuto esser sazio, ma sentivo ancora una voglia tremenda. Non avevo mai provato una penetrazione, ma non attesi neppure un secondo.
    
    “Vieni da me, Edo. Voglio che tu sia il mio primo uomo”. Gli dissi.
    
    Sonia aveva preso la boccetta, e stava ungendomi fino in profondità. Le sue dita accarezzavano il mio buchino, e poi piano si introducevano, preparando la strada alla potente verga di Edo.
    
    “Non aver paura. Devi solo rilassarti. Sarà bellissimo, te lo giuro” mi tranquillizzò Sonia.
    
    “Sarò dolcissimo” le fece eco Edo, ...
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