1. Piccoli incontri casuali


    Data: 26/04/2020, Categorie: Lesbo Autore: Asteroide1962, Fonte: Annunci69

    ... ad uscire, chi stesi per stabilizzare la pressione. Tre di loro, due uomini ed una donna si girarono per rispondere al saluto, la quarta, una donna stesa al piano superiore, non si mosse. Vera aspettò che la coppia uscisse posizionò il telo sul piano intermedio e nuda si stese con la testa rivolta verso l’uomo che sudava copioso sia per il caldo che per la visione di quella bellezza a pochi centimetri da lui.
    
    L’uomo con la faccia rossa uscì e Vera dopo aver dato un ultimo sguardo alla clessidra, che indicava il tempo di permanenza in sauna, chiuse gli occhi e si impose di respirare regolarmente e di chiudere gli occhi assorta nei suoi pensieri.
    
    Faceva fatica a rilassarsi perché la sua testa pensava a quello stronzo, alla donna che adesso era con lui e alla situazione di merda in cui lo stronzo l’aveva cacciata, così non si accorse subito che la donna stesa si era seduta accanto a lei e che la stava fissando.
    
    Aprendo prima un occhio e poi il secondo realizzò che si trattava di Luciana, la commensale di pranzo ed il sorriso le venne spontaneo e la salutò.
    
    “Buon pomeriggio. Sbaglio o sei Luciana? Ti ricordi di me? Oggi abbiamo pranzato insieme.”
    
    “Oddio! Scusami, non ti avevo riconosciuta. Non sono molto fisionomista, eri vestita.ora...”
    
    “Immagino, nemmeno io ti avevo riconosciuta da stesa. Ora da seduta e con il telo...avevi un aria famigliare..”
    
    “Scusami, esco, sono già 15 minuti che sono dentro, sto scoppiando. Sono felice che anche tu sei qui. Così ogni ...
    ... tanto possiamo parlare. A dopo.”
    
    “A dopo!” e dopo aver dato un’occhiata alla clessidra chiuse di nuovo gli occhi ma invece di pensare allo stronzo pensò alle causalità della vita e a quel duplice incontro con Luciana.
    
    Se c’è una cosa che non le piace negli alberghi ed in generale nei ristoranti sudtirolesi è la loro abitudine di cenare presto, certo anche lei cenava presto, alle otto di sera, per le abitudini degli italiani ma iniziare la cena alle sei e mezzo di sera, questo proprio no, non lo capiva, così quando era ospite li optava per una via di mezzo: scendeva alle sette e mezza e così fece anche quella sera.
    
    Sulla porta della sala, in attesa del maitre, sbirciò dentro alla ricerca di Luciana, quella sera non aveva voglia di cenare sola, e fece una smorfia di delusione quando non la vide che scomparve quando sentì la sua voce alle spalle.
    
    “Anche a te non va a genio cenare presto?”
    
    “A dire il vero io ceno alle otto o poco dopo e no, non mi va a genio perché alle sei e mezza è troppo presto!”
    
    “Le signore sono sole?” la voce del maitre le fece girare e Luciana anticipò Vera dicendo: “Si, se ci da un tavolo per due sarebbe perfetto.”
    
    “Vi prego di seguirmi” disse l’uomo entrando nel salone e Luciana con un gesto della mano invitò Vera a seguirlo.
    
    Dal menù scelsero schlutzkrapfen conditi con burro fuso e ricotta affumicata per Luciana e rinderroulade con contorno di blaukraut per Vera che, dopo aver chiesto all’amica se gradiva, ordinò pure una bottiglia ...
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