1. La mia verginità...andata


    Data: 25/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... ora.
    
    Lo sentito ridacchiare e poi disse: “Penso che tu voglia il mio cazzo”.
    
    “Sì!”
    
    Non sapevo da dove venisse la risposta sibilante. Non era la mia voce. Ma era uscita, lo capii troppo tardi e sarebbe successo. Stavo per farmi scopare. Stavo per perdere la verginità. Forse era lui che l'aveva sibilato. Non importava.
    
    Sentii quella che sapevo essere la punta del suo cazzo che premeva contro il mio buco ormai vuoto e mi preparai per quello che ero sicuro sarebbe stato un assalto. Ero tanto spaventato quanto ansioso. Avrebbe fatto male, ma non sarebbe durato a lungo; me l'aveva detto. Questo era quello che aveva detto ed io avevo visto come i ragazzi reagivano ad essere scopati nei video porno. Non si comportavano come se facesse male. E mi fidai di lui; Per lui ero un bambino e non credevo che mi avrebbe fatto del male di proposito. Nel frattempo quel punto dentro di me, qualunque cosa fosse, stava ancora agitando sensazioni tremanti e desideravo ardentemente che lui lo toccasse di nuovo.
    
    “Ci siamo.”, disse. Spinse e all'improvviso fui penetrato.
    
    Sentii il muscolo del mio buco del culo allargarsi e lasciare il posto all'ampia cappella bulbosa, poi chiudersi saldamente intorno al bordo.
    
    Rimasi momentaneamente stordito, non perché mi venisse tolta la verginità, ma perché mi rendevo conto che non faceva male come avevo previsto. A malapena era doloroso. C'era una specie di dolore sordo per essere stato riempito di carne di cazzo, ma non c'era vero dolore. ...
    ... Potevo sentire le mie viscere allargarsi e chiudersi intorno al grosso e caldo randello, sentivo il suo uccello che correva contro gli ostacoli e lui lo manovrava abilmente più a fondo.
    
    “Oh, Dio!” Sussurrai mentre i suoi lombi duri premevano con forza contro il mio sedere allargato e il suo pene pulsava profondamente dentro di me. Dio, era così caldo e duro.
    
    “Va bene?” chiese.
    
    “Sì. Oh sì.”
    
    Ridacchiò. “Te l'avevo detto. Allora sei pronto per farmi scopare?”
    
    “Dio, sì, fallo!”
    
    “Voglio sentirtelo dire.”
    
    “ Scopami! Scopami...”
    
    La mia voce si spense quando iniziò a muovere l’uccello. Non riuscivo a descrivere quanto fosse incredibile. Riuscivo a malapena a capire che stesse succedendo. Era come se il suo uccello mi stesse bruciando il cervello, un'ulteriore prova che aveva effettivamente preso residenza nel mio culo.
    
    Temo di essere stato un po' incoerente per tutto il tempo in cui mi scopò, non credendo che stesse succedendo. Continuavo a ripetermi che avveniva, ma niente importava tranne l'incredibile sensazione che stava provocando in tutto il mio corpo. Non ero nemmeno consapevole del mio pene duro tranne che pulsava sotto di me; non finché non l'ho sentito allungare la mano e afferrarlo. Sussultai, pensando che stavo per venire subito.
    
    “Sei pronto per andare oltre?” Chiese mentre mi assaltava.
    
    “ No!” Ho sbottato senza nemmeno rendermene conto, ma ha cancellato la nebbia dalla mia testa così ho potuto andare avanti. ”Voglio che mi scopi sulla ...