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un trekking da favola
Data: 22/04/2020, Categorie: Etero Autore: elefante1968, Fonte: Annunci69
... suoi capezzoli eretti puntavano verso di me. Si mise alle mie spalle e mi abbracciò da dietro poggiando le sue mani sul mio petto ed il suo seno alla mia schiena. Rimanemmo qualche secondo cosi poi lei iniziò a spingermi verso l'acqua più alta fino ai fianchi. L'acqua era talmente fredda che non appena mi bagnai le palle il principio di erezione si smorzò subito. "Ecco che cosa ti ci vuole" mi disse "un pò di acqua fredda e ti passano tutti i bollori". Mi voltai verso di lei, l'abbraccia e la baciai. Un bacio lungo e molto passionale che mi fece riprendere l'erezione. La spiaggia era di nuovo libera ma decisi di consumare in acqua. Spostai le sue mutandine e la penetrai. Mi chiese tutta rossa in viso se ero sicuro di quello che stavo facendo ed io in tutta risposta assestai un paio di colpi penetrandola meglio. Sorrise e poi andammo avanti per qualche minuto con le sue gambe che cingevano la mia vita. Un fremito percorse il suo corpo e, nonostante l'acqua fredda, sentii il mio cazzo che veniva inondato dai suoi umori bollenti. Si staccò da me, uscì dall'acqua si mise sul mio asciugamano tremando di piacere e di freddo. La raggiunsi immediatamente, la avvolsi nell'asciugamano e l'abbracciai per scaldarla. Rimanemmo in silenzio per una infinità di minuti poi lei ruppe il silenzio chiedendomi scusa. Le risposi che non si doveva scusare di niente e che anzi ero io in torto. Ripiombammo nel silenzio e lei si rimise la polo ed i leggings. Anche io mi rimisi la maglietta ma ...
... soprattutto i pantaloni per coprire l'erezione che ancora si notava. Mangiammo qualcosa e poi decisi di portarla a farle vedere un'arco in pietra poco distante da Cala Luna. Riprendemmo il nostro cammino ma lei era meno euforica di prima. Più che il panorama guardava per terra. Raggiunto l'arco in pietra l'euforia si riappropriò di lei e riprese a fare foto e selfie. Un selfie lo cancellò subito perchè ci riprendeva che ci sfioravamo le labbra. Decidemmo di fermarci a mangiare. Durante il pranzo parlammo di lavoro, tempo libero, sport e politica. Si era fatto tardi e le dissi che dovevamo rientrare prima che si facesse buio. Sistemata la roba negli zaini le dissi che dovevo fare pipì e mi allontanai dietro un cespuglio. Finito di fare i miei bisogni che ancora scendeva qualche goccia la sentì che mi aveva raggiunto e si era messa dietro di me come al mattino in acqua. La mano sinistra sul mio petto e la mano destra prese il cazzo e iniziò a masturbarmi. Tiravà giù e stringeva così forte che mi lamentai. Quindi si mise quasi in ginocchio davanti a me e mi prese tra le sue labbra dentro la sua bocca. Succhiava e sbavava che a distanza di anni mi eccito al solo ricordo. La avvisai che stavo per venire e lei mi fece venire per terra e mi diede un fazzoletto per pulirmi. Mi allontanai dal cespuglio dove adesso c'era lei a fare pipì. Rifacemmo il perscorso a ritroso con l'euforia della mattina ma questa volta con meno foto, più baci e toccatine alle parti intime sempre più frequenti. ...