Verso sud
Data: 06/04/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
Hanno trascorso l’inverno a fantasticare sulle vacanze, a bordo del vecchio furgone Bulli, che Adelina ha ereditato da un vecchio zio, con un passato da figlio dei fiori.
Era ricoverato in un resede, della grande casa di famiglia, e da almeno una ventina di anni nessuno lo metteva in moto.
Lo zio, dopo averlo usato per molti anni, come mezzo di locomozione, e rifugio durante le vacanze, gite con gli amici, aveva voluto restaurarlo, riportarlo ai suoi colori originali, rifatto il motore, parcheggiato al sicuro e all’asciutto, con la speranza che un giorno, lo avrebbe riutilizzato.
Poi si era trasferito, cambiato città e frequentazioni, trascorso gli ultimi anni della vita con tutt’altre prospettive, e il vecchio Bulli rimesso a nuovo, completamente dimenticato.
Fino al giorno in cui, all’apertura del testamento dal notaio, non comparve la scritta,
“Il furgone Volkswagen lo lascio ad Adelina, con la sola condizione che lo dovrà utilizzare”.
Espletate le pratiche legali, un carro attrezzi si è un giorno presentato al cancello della casa colonica, in mezzo alla campagna, dove le due vivono e il furgone sistemato sotto alla tettoia deputata al ricovero dei veicoli.
La più entusiasta sembrava essere Mia, la sua anima un po’ zingaresca, era stuzzicata dall’idea di andarsene in giro senza meta, alla ricerca di qualche spiaggia sperduta, magari in Corsica, oppure in Grecia.
Dopo una lunga e accurata ispezione, la prima cosa da mettere in atto, fu una bella ...
... lavata, venti anni di polvere accumulata, sotto alla quale apparve la splendida verniciatura bicolore, verde per la metà inferiore, e bianco avorio per il tetto e la metà superiore.
Lo zio aveva rifatto anche gli interni, tutti i sedili di finta pelle rossi, anche i tappetini di gomma erano praticamente nuovi.
Ora iniziava la parte più impegnativa, la messa in moto,ma la batteria era praticamente morta.
“senti Mia chiamiamo quel tuo amico che fa il meccanico a tempo perso, e lasciamo che ci pensi lui”.
Il suo amico è un rumeno, più che altro Mia era interessata alla moglie, Adelina ha sempre fatto finta di non farci caso, d’altronde pure lei ogni tanto qualche trasgressione se la concede.
Relu,il meccanico rumeno, arriva con una batteria nuova,una grossa cassetta con gli attrezzi, barattoli con l’olio, una tanica di benzina e candele nuove. Dopo aver trafficato per un po’, tolto le candele e infilato dell’olio nei pistoni, smontato lo spinterogeno e controllato le puntine, tolto la benzina vecchia sostituita con quella nuova, cambiato l’olio del motore,le guarda e sentenzia,
“se non si è inchiodato in tutti questi anni dovrebbe partire”
Dopo qualche tentativo, in cui scappa solo del fumo nero dalla marmitta, e il motore tossisce e singhiozza senza volersi avviare, finalmente si mette in moto, con una gran fumata.
Relu è tutto soddisfatto, aspetta che il motore si scaldi un poco e poi dà delle belle accelerate, prova le luci e l’impianto elettrico, tutto ...