UNA SCOLARA SPECIALE – LA PRIMA LEZIONE – 2
Data: 16/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu
... avevo soffocato fino a quel momento, aveva improvvisamente rotto gli argini. Anche lei se ne accorse e mi venne vicino. Mi coprì con una vestaglia e mi sussurrò all’orecchio:“Non era una richiesta per metterti in imbarazzo o per dare il colpo di grazia alla tua dignità. Gli uomini amano particolarmente il nostro buco del culo, ma quando è bello rosa e noi donne l’abbiamo spesso scuro, così però fa un brutto effetto, ma si può intervenire a schiarirlo. La chirurgia estetica fa miracoli oggi col laser. Voglio migliorare la strafiga che già sei. Vieni che ti mostro la casa.Io ancora singhiozzando la seguii, ma capivo che lei cercava un diversivo per stemperare la tensione che si era creata.“Come vedi, gli ambienti sono divisi in due parti alle quali si accede dalle due porte che sono nell’ingresso. Qui, siamo nella parte privata, dall’altra porta nella reception si accede alla parte clienti. Ora sta venendo tardi. Fra poco ho un appuntamento e il lavoro aspetta anche te. Rimettiti in sesto.”Lei mi accompagno in bagno e mi lasciò aggiungendo:“Questo è il mio bagno personale e qui non verrà nessuno. Se senti suonare, fermati e aspetta, finché non mi senti andare in camera, poi esci tirandoti la porta alle spalle. Ci vediamo domani alla stessa ora. Ricordati di mettere cento euro sotto il vaso sulla mensola dell’ingresso, prima di uscire; cinquanta per la lezione e cinquanta per il materiale didattico che ti darò domani. Ciao.”Chiuse la porta e mi lasciò sola.Mi ...
... diedi una lavata al viso e mi vestii in fretta e furia; stavo per uscire quando sentii il campanello dell’ingresso suonare e mi ritrovai in preda al panico. Rimasi immobile in ascolto attentamente con l’orecchio appoggiato alla porta sentendo delle voci allegre, ma non capii niente a causa delle porte chiuse; poi mi parve di sentire una porta che si chiudeva e poi più nulla. Aspettai ancora qualche minuto che mi parve un’eternità e dopo essermi mossa con circospezione e aver messo i soldi sotto il vaso in modo che non si vedessero, uscii in fretta come una ladra, sperando di non incrociare il cliente. Aprii col batticuore, ma nessuno era in vista e velocemente m’incamminai al mio negozio. Che liberazione!Ero piena di dubbi. Chissà se avevo fatto bene. Nel tratto per raggiungere il negozio avevo come l’impressione che tutti mi guardassero, sapendo cosa avevo combinato e a fatica riuscii a scacciare quel pensiero maligno. Capii, però che non erano tanti gli elementi per decidere se andare avanti o interrompere e mi dissi che non dovevo pensarci più per il momento, ma se non facevo nulla avrei certamente perso mio marito.Devo dire che mi sentivo molto emozionata e tesa, ma soddisfatta; cosa avrebbe detto e fatto Francesco, se avesse saputo? Mi resi conto che questo era qualcosa che non avrebbe potuto mai essere anche suo e mi rattristò pensare di cominciare ad avere dei segreti con lui. Forse avrei fatto bene a dimenticare i soldi che avevo lasciato sotto il vaso e piantare ...