1. Alla mia Krissy


    Data: 15/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso Interrazziale Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... moglie si limitò a “registrare” quel tradimento del suo schiavo.
    
    La notte passò senza ulteriori commenti... però, il sabato, Ludovico si ritrovò a girare nudo per casa, con le calze nere, i tacchi e la guepiere. Fece prima da servo, poi da oggetto per la coppia felice. Per l'intero pomeriggio si divertirono a
    
    stuzzicarlo, a umiliarlo; Janeth, dura e malvagia col marito, dedicava al giovane Ciro dolcezza e dedizione.
    
    Fu un pomeriggio lungo. Janeth, alla fine, volle che Ciro sodomizzasse anche il marito, costretto a sdraiarsi sul tavolo della cucina.
    
    A cosce aperte, con la sua pancia pronunciata, sembrava più un tacchino che un oggetto sessuale... la donna teneva in tiro il povero Ciro, imboccandosi spesso il pene per farlo tornare turgido e stuzzicandogli lo scroto, quando pompava in suo marito.
    
    Eppure, mentre si avvicinava all’orgasmo, il giovane fu pervaso da una rabbia erotica: sembrava “il grido” di un maschio a****le. Godeva più del dominio che per lo sfregamento in sé e, ansimando, scaricò il poco seme che gli restava tra le terga indolenzite di Ludovico.
    
    Però, nonostante la profonda intimità del momento, la donna, delle foto segrete e dell'esperienza di Ludovico con Gino, non fece mai parola.
    
    Qualche giorno dopo Ludovico sottopose a sua moglie una strana richiesta:
    
    -Gino vorrebbe conoscerti, al telefono... se ti va. - cominciò - Giuro: non ha imposto niente, ha solo chiesto educatamente se può salutarti e... e poi... - Janeth era divertita ...
    ... dall'atteggiamento di Ludo e incuriosita dalle richieste del "fantomatico" Gino; ascoltò senza mostrare emozioni.
    
    -Gino dice che, se ti va, potreste sentirvi la prossima volta che vado con lui, in sessione, diciamo. –
    
    Janeth non amava quegli sciocchi termini legati al mondo BDSM, sembravano ostentare l'appartenenza a una Setta segreta e abbastanza risibile, ma non redarguì suo marito.
    
    -Non so... - rispose senza troppo entusiasmo - potremmo provare, quando sarebbe? -
    
    Trovarono un accordo sul giorno opportuno.
    
    La mattina del venerdì successivo, Ludo si recò allo studio di Gino e si spogliò dalla cintola in giù, come di prassi. Poi si mise in contatto con sua moglie che, per l'occasione, se ne stava parcheggiata nello stallo di un Centro Commerciale.
    
    "La prima richiesta di Gino mi spiazza completamente; si fa passare mia moglie al telefono e poi, una volta presentatosi, mi ordina di andarmene nel bagno, in attesa di essere chiamato.
    
    Loro due intanto iniziano una fitta conversazione... parlano di me, ne sono certo, e la cosa mi da un po' sui nervi."
    
    Il povero Ludo si sente escluso: non se l'aspettava.
    
    Come Gino aveva intuito, Janeth trova eccitante parlare con uno sconosciuto delle debolezze del marito; descrive pure, con dovizia di particolari, alcune delle scene più umilianti a cui lo ha sottoposto. Indugiando in quel resoconto assai intimo e privato.
    
    Quando sua moglie e il suo aguzzino hanno terminato di discorrere, con la confidenza di due fidanzati, ...
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