La tratta delle bianche
Data: 05/04/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Racconti 69,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Brendan, Fonte: RaccontiMilu
– Permesso…buongiorno mio signore.
-Buongiorno, si inizia finalmente,tutto a posto ? Ti fa ancora male quella follia.- dice il pittore indicando la catenella che mi solleva le tette.
– E’ una tortura continua, per fortuna la notte riesco a dormire stringendomi a Tatiana. Spero che non mi giudicherà perchè ho una compagnia femminile, signore.
– Nel vostro mondo delirante è l’ unica alternativa per avere calore umano, è anche una giovane meravigliosa, mi piacerebbe dipingervi insieme.
– Quando facciamo l’ amore.
– Brava, sarebbe un quadro fantastico. Non conosco nemmeno il tuo nome.
– Mi chiamo Anna, signore.
– Io Marco, e non chiamarmi signore.
– Non posso, noi schiave dobbiamo chiamare gli uomini signore, mai per nome. Già una donna è sottomessa all’ uomo, senza alcun diritto, una schiava non è degna neppure di avere un nome, lo hanno i loro animali, noi veniamo chiamate cara, amore, ma a volte troia, vacca, comunque nessuno conosce il nostro vero nome.
– Anna, oggi è un giorno di festa, pensa a divertirti, vieni, sdraiati sul sofà, così, perfetto, prendi questo grappolo di uva, come se stessi sbocconcellando.
– Sono emozionata, senta il mio cuoricino, batte a mille.
Prendo la sua mano e la poso sul mio seno, lui non può trattenere una leggera palpata, si ricompone subito e mi rimprovera scherzosamente, sono maliziosa, dice. Marco porta una calzamaglia blu e una camicia bianca, capelli scuri un pò arruffati ed il pizzetto, ha lo sguardo ...
... vivace sempre alla ricerca di novità.
– E’ così bella Venezia, signore ?
-E’ fantastica, palazzi meravigliosi, merci e genti da ogni paese, divertimenti di ogni sorta, taverne, sale da concerto e per le danze, bordelli con le donne più belle ed esotiche.
-E voi siete un grande frequentatore, immagino.
Mi lancia una mela. – Ragazzina sfrontata, non pensavo avessi una linguaccia tale.
Rido.- Signore, ho notato come mi guarda, lei ama le donne, molto.
– Sei una bellezza rara, ma di proprietà del Visir, anche se questo lo trovo ripugnante, devo rispettarlo. Su Venezia altre curiosità ? Alla fine è simile a Costantinopoli, l’ avrai visitata…
– Sono stata solo al mercato degli schiavi, un luogo orribile. Da allora non sono uscita dall’ harem, è vietato. Per ora ho conosciuto il mio paesino e poco più, non penso vedrò altro.
– Per il momento Anna sei libera. Mi hanno riferito che sei una talentuosa cantante e musicista, prendi il mio liuto e fammi compagnia.
Canto per quasi un’ ora, a volte nella nostra lingua, a volte in turco.
– Davvero molto brava, una voce dolcissima, l’ ultima era struggente, non l’ avevo mai ascoltata.
– E’ mia, signore, lieta che ti piaccia.
– Sei molto sensibile, a Venezia avresti successo.
– Sono solo una ragazzina, figlia di contadini.
– Pensi sia un nobile ? Mio padre era un semplice marinaio, la forza di Venezia è che dà una possibilità a tutti, anche alle persone più umili.
Un eunuco entra e ci avvisa che questa ...