1. Ricordo di un viaggio in francia


    Data: 10/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... dagli umori di fregna e leccarlo mi piaceva ancora di più. Poi mi fece spostare e mi avvicinò al camper dove era Sergio e mi disse: “Sbatti il culo in faccia a tuo marito! E tu! Lubrifica bene il buco di tua moglie!! se non fai un buon lavoro lei soffrirà, quando la chiavero' ed io non mi fermerò comunque”.
    
    Cominciai a schiacciare tra le mie chiappe la faccia di mio marito che, bloccato dalla corda non poteva indietreggiare più di tanto. Mi piaceva sentirlo soffocare nei miei glutei, mentre con la lingua si faceva strada tra le mie viscere. Del resto non potevo dargli nessuna dritta in merito visto che il francese aveva cominciato a scoparmi in bocca come una locomotiva a vapore. Con gli occhi chiusi ingoiavo quel ben di dio e sentivo una mano che mi accarezzava il seno, un’altra che mi spingeva la testa e altre due che mi accarezzavano la schiena. Ma Giorgio non era legato?
    
    Quando aprii gli occhi mi trovai dinnanzi due uccelli. Era spuntato dal nulla un altro uomo, probabilmente quello che aveva guidato il trattore. Fu una bella sorpresa.
    
    Era un ragazzo molto giovane, avrà avuto al massimo vent’anni e somigliava molto al contadino. Immaginai che fosse suo figlio.
    
    Però era scuro di carnagione, di corporatura robusta e tozza, con una fitta peluria sul petto e sulle gambe. La faccia era più tondeggiante, ma aveva lo stesso sorriso irresistibile del padre. Il suo pene era meno venoso, più corto di qualche centimetro, ma molto spesso.
    
    “Bella signora vole ...
    ... succhiare anche mio uccello per piacere?” disse il giovane in un italiano un po’ stentato. Mi sentii trattata come un puro oggetto del desiderio, abbandonai un po’ a malincuore l'asta enorme del padre, ma mi consolai subito con quello del figlio.
    
    Lui mi fissava negli occhi e ad ogni affondo emetteva un verso di piacere in tonalità molto bassa, da orso in calore. Era fantastico!
    
    L’agricoltore si era intanto messo di fianco a Sergio e con sguardo severo osservava le sue leccate nel mio culo. D’un tratto gridò: “Non si fa così!!", e aggiunse:“Più saliva! Più saliva! Non posso mica sventrarla!”. Poi il vecchio contadino mi spalancò le chiappe con due mani e cominciò a sputare abbondantemente all’inizio del solco del mio bel fondo schiena.
    
    Intanto il giovane rideva godendosi la scena e continuava a scoparmi in bocca beandosi delle mie abili doti di succhiatrice.
    
    Quando il vecchio contadino decise che ero pronta fece un cenno al figlio e mi cambiarono di posizione. Mi ritrovai a tu per tu con Sergio. Mentre sentivo la cappella del francese poggiarsi sul mio buchetto inviolato baciai Sergio in bocca e gli sussurrai: “ti devo ringraziare per quello che sei, in fondo è grazie a te che sto godendo come non m…AAAHI!!!”
    
    L’enorme cazzo si stava facendo strada piano piano nel mio sfintere. Due mani ruvide serravano strette i miei fianchi.
    
    Dopo qualche minuto avevo tutto l'uccello nel contadino dentro il mio culo. Sentii le palle calde poggiarsi sulla mia fica rovente.
    
    “Adesso ...
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