Un figlio per marcello 3 - Racconti Erotici

Un figlio per marcello 3

... figlio di Marcello a tutti gli effetti, così come Alessio sarà tuo figlio a tutti gli effetti?”

“Tu sei da sempre suo figlio, anche se i test dicono altro; ho difeso questa convinzione per tutta la vita; ho adottato Alessio e sarà nostro figlio perché crescerà nell’affetto di un padre odioso e straordinario; di una madre adultera quanto volete ma che ama alla follia suo marito; di un fratello, guai a chiamarlo fratellastro, che saprà amarlo con tutte le sue forze. Adesso, però, caro Marcello, cerca di dare una sistemazione alla casa col bambino da accudire.”

“L’unica cosa che posso fare è chiederti se ti va di rinunciare a lavorare in ditta per fare la mamma a tempo pieno; hai detto tu stessa che non abbiamo più vent’anni e non credo che tu possa continuare a servire due tiranni.”

“Ti sbagli, sarò la madre di cui nostro figlio ha bisogno; ma vorrei anche essere la moglie giusta e avere un marito adeguato.“

Ognuno riprende la sua attività; i due, rimasti soli, si guardano un attimo; poi lei lo prende per mano e lo guida al letto, spostando il bambino di traverso sui cuscino; non hanno bisogno di parole; lei ha una voglia repressa troppo a lungo; lui vuole recuperare un rapporto antico che si rinnova e si trasforma alla luce dei chiarimenti che hanno aperto una nuova prospettiva; finiscono sul letto abbracciati a cercarsi con tutto il corpo.

Liliana vuole riappropriarsi di lui e della sua fiducia.

“Non è cambiato niente tra noi; quando vorrai, sarò ancora ...

... la tua complice in tutto, dalle scelte quotidiane alle pazzie più azzardate nel sesso e nell’amore; sono sempre la tua donna, qualunque cosa sia successa.”

“Lo so; ed è per questo che mi dispiace di averti fatto star male; ma forse adesso, più equilibrati, potremo scegliere meglio le nostre azioni e la nostra sorte … “

“Allora, vuoi cominciare e farmi sentire di nuovo la tua compagna, troia quanto ti piace e moglie quanto hai bisogno?”

Le sta sollevando il vestito, senza spogliarla, ed ha raggiunto la vulva che prende con una mano; insinua il medio in vagina, ma lei lo ferma.

“Prendimi, fammi sentire il corpo violato da te come se fossimo improvvisamente vergini, con tutto quello che ha subito; fammi sentire il tuo sesso fin dentro lo stomaco, violentami per amore … “

Sposta semplicemente lo slip e la penetra; hanno troppa voglia per diffondersi in preliminari; raggiungono l’orgasmo in pochi colpi mentre si divorano di baci e percorrono il corpo amato con le mani; si rilassano, l’uno sull’altra, dedicandosi alle carezze più lussuriose, quasi a reinventarsi la passione di sempre; poi lei comincia a percorrere coi baci il corpo di lui steso supino; sanno esattamente come muoversi è lei è un’artista a farlo eccitare fino ad avere un’asta dura da fargli male.

Poi tocca a lui farle toccare le vette del piacere percorrendo il corpo con l’amore di sempre, con l’abilità acquisita in anni di sesso, di amore, di dedizione; sono obbligati ad interrompersi quando, dopo ...