L’intreccio – Capitolo 32 – La confessione
Data: 05/04/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu
... finalmente riuscimmo e cedere l’attività e nel frattempo avevo trovato il lavoro che svolgo adesso. Decisi di ritornare a vivere nella mia città, ospite di mia mamma, ed iniziai a fare il pendolare, troncando il rapporto con Susanna. “Mamma mia che storia” esclamò Miriana. “Mica è finita Miriana. Mentre facevo il pendolare ebbi modo di conoscere Sofia con la quale ci fu un approccio ma essendo rimasta vedova da poco non se la sentiva di instaurare una relazione. Nella mia città di origine conobbi attraverso un’amica comune Betty” “Ma quante sono?” “Tante, Miriana, tante. Dunque, conobbi Betty una vedova di otto anni più grande di me che già dall’inizio mi disse che il nostro rapporto non sarebbe durato a lungo. Con queste premesse capisci bene che anche io non mi impegnai seriamente, un po’ per la differenza di età che ci divideva un po’ perché non ero autonomo. Il disastro economico avvenuto con Susanna non mi permetteva neanche di acquistarmi un’auto al momento. Betty da un punto di vista sessuale era una donna evoluta ed emancipata, le piaceva giocare e usava nei suoi momenti di solitudine strumenti che la portavano all’orgasmo. “Tipo?” chiese Miriana “Usava bottiglie, cetrioli, banane, zucchine” “ma dai? A me non piacciono quelle cose, preferisco avere dentro di me qualcosa di vero” mi interruppe Miriana. “Se non hai mai provato non puoi dirlo. Hai mai provato?” “No”, rispose Miriana. “Ecco quindi non puoi giudicare. In ogni caso l’intesa sessuale era molto alta ...
... nonostante lei assolutamente non gradiva i rapporti anali. Ma io ero insoddisfatto e stanco. Fare avanti e indietro in treno e spostarmi con i mezzi bruciava le mie energie. A seguito di un diverbio con Gabriele, un mio collega, con il quale avevamo avuto un sodalizio lavorativo decisi che era ora di acquistare un auto e quindi continuavo a fare il pendolare fra la mia città di origine e questa ma quantomeno mi muovevo con una mia autovettura. A seguito di un aumento consistente dell’abbonamento del treno decisi di prendere in affitto un minialloggio che mi consentisse di dormire in questa città. Era talmente piccolo che lo soprannominai il loculo. “Accidenti!” esclamò Miriana. “Incontrai nuovamente Susanna, per caso, e durante un caffè ci raccontammo un po’ di cose. L’attività che avevamo aperto insieme e che avevamo ceduto lasciò a lei dei debiti ed io per venirle incontro le proposi di lavorare per me. Così iniziai ad avere due vite parallele. Il week end scendevo nella mia città e frequentavo Betty durante la settimana frequentavo Susanna. Non provavo amore per nessuna delle due e la cosa non mi faceva stare bene a livello di testa. Mi faceva stare bene solo a livello di sesso. Ma ero insoddisfatto, molto insoddisfatto. Iniziai a diradare anche i miei spostamenti nei week end. Betty non resse alla lontananza e volle troncare la relazione. Di fatto facevo il tromb’amico di Susanna, la quale scopava regolarmente anche con un suo vicino di casa. Il loculo mi stava stretto e decisi di ...