1. Simonetta in campagna


    Data: 31/03/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: simlibera, Fonte: xHamster

    ... Non avevo pensato a questa possiblità per cui mi misi sulla difensiva, pronta a scappare se avessi visto loro al posto di Giovanni.
    
    La sua faccia spuntò dalla scala e la sua espressione si illuminò, anche perché in quel momento dovevo sembrare una cerbiatta ferita e spaventata dal lupo che se la voleva mangiare. Mi si avvicinò con uno sguardo che non si può dimenticare. Era letteralmente senza parole e rapito da me e dalla mia spavalderia e, francamente, nemmeno io sapevo cosa dire. Nel dubbio, quando fu più vicino, avvicinai la mia manina alla sua patta e tirai giù la cerniera, scorgendo quello che ricordavo molto bene: un cazzo davvero grande, grosso e dritto che avevo sognato per tante notti.
    
    Lui si spogliò completamente e iniziò a carezzarmi ovunque, baciandomi le gambe, la pancia e le piccole tettine nascoste dal reggiseno di pizzo. Io mi abbandonai totalmente, limitandomi a muovere solo un braccio sper seguire il suo cazzo ovunque si spostasse. Mi piaceva il contatto con quella pelle morbida e la sensazione di gonfiore eccitato che mi trasmetteva. Non ce la facevo più, volevo sentirlo ancora tra le gambe e mi misi su un fianco abbassando le murandine un pochino. "No, Simone. Sei diventata una bellissima donna. Ora vuoi che facciamo sul serio". Sapevo benissimo cosa intendeva e ci speravo con tutto il cuore, anche se fino a quel momento non avevo infilato molto più di un paio di dita nel mio buchetto.. che avevo comunque preparato per bene prima, in bagno, ...
    ... fantasticando come al solito su ipotesi che potevano benissimo non realizzarsi mai.
    
    "Togliti le mutandine e apri le gambe" mi disse. io obbedii e lui avvicinò la sua bocca al mio pene, iniziando a leccare e a leccare, sia il pene che le palle e, alzandomi le gambe che avevo quasi prive di pelo, mi bagnava anche il buchetto con la lingua, e io cominciavo ad andare in estasi. Dopo che mi ebbe lubrificata per bene prese le mie gambe e se le mise in spalla, iniziando a far scivolare il suo cazzo tra le mie gambe come quell'estate famosa. Mi ritrovai a pensare se forse era quello che intendeva: la stessa pratica ma con posizione diversa quando sentii la pressione della sua cappella nel buchino e non ebbi dubbi: Giovanni voleva proprio scoparmi e stava preparando questa cosa con grande perizia, ascoltando ogni mio gemito e ritraendosi, per poi spingere ancora delicatamente... fino a quando entrò dentro di me con lentezza e decisione... facendomi gemere come una puttanella, di quelle che avevo visto e sentito in qualche filmino pornografico ma che non avevo mai avuto occasione di imitare. Mi venne naturale appoggiare la mia bocca alla sua e succhiare la sua lingua mentre lo stringevo forte a me, e lui pompava delicatamente, ma sempre più veloce e sempre più in fondo. Mi sentivo talmente appagata da voler gridare ma mi limitavo a gemere e ansimare pensando che potesse sempre arrivare qualcuno di inatteso, nel fienile-alcova. Mi scopò per un sacco di tempo, mi rigirò in tutte le posizioni, ...