Simonetta in campagna
Data: 31/03/2020,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Trans
Autore: simlibera, Fonte: xHamster
Quando ero giovane andavo in campagna dai nonni. Loro avevano una fattoria e un fienile dove mi piaceva andare a giocare in mezzo alla paglia. C'era anche Giovanni, un lavorante che dava una mano ai miei nonni ed era molto simpatico.
Una volta andammo tutti a fare un giro ad una fiera di paese, con la vecchia ford di mio nonno e mi ricordo che Giovanni mi invitò a sedermi sulle sue gambe perché non c'era posto per tutti. All'epoca non avevo ancora scoperto le mie inclinazioni e il sesso era ancora un mistero, avevo solo 12 anni, e fui sopraffatto dall'emozione (e anche da un po' di imbarazzo misto a vergogna) quando cominciai a sentire sotto di me, tra le gambe di Giovanni, qualcosa di duro, di grosso, che si muoveva. Io pensavo che fosse per colpa mia, perché lo stavo schiacciando, quindi mi muovevo in continuazione come per alleviargli il peso, senza sapere cosa stavo facendo a quel pover'uomo con i movimenti del mio culetto adolescenziale.
Per tutta la giornata mi guardò con un sorriso dolce e imbarazzato e io ricambiavo timidamente senza capire.
Qualche giorno dopo ero nel fienile che stavo giocando per conto mio quando spunta Giovanni con dell'aranciata fresca, facendomi un bel sorriso e invitandomi a sedermi con lui a berne un po'.
Non so come sia successo ma ad un certo punto mi chiese se avevo già iniziato a masturbarmi, spiegandomi che si trattava di una cosa naturale, piacevole e che i maschi di solito lo facevano in compagnia le prime volte, per ...
... imparare.
L'argomento mi affascinava e facevo molte domande. Mi piaceva l'atmosfera disinibita con la quale stavo affrontando quello che credevo fosse un tabù per i grandi (almeno così era a casa mia). Giovanni mi spiegò a grandi linee come funzionava il sesso con le donne e poi mi invitò a salire al piano superiore del fienile per mostrarmi una cosa.
Per me era un gioco nuovo e ne stavo scoprendo anche la parte eccitante, per il momento tutta mentale.
Una volta saliti per la scala a pioli vidi che, sulle assi e la paglia, c'era un materasso e delle casse. Giovanni mi spiegò che quello era il suo posto segreto e che non dovevo raccontarlo a nessuno altrimenti gli avrebbero impedito di usarlo. Io annuii con complicità. Cominciavo a sentire quell'uomo come un amico, qualcuno che aveva grandi cose da insegnarmi e così iniziò a mostrarmi delle riviste che tirò fuori dalle casse. Le mise sul materasso in modo che io mi sdraiassi sulla pancia per vederle e lui, con la scusa di voltare le pagine e continuare a spiegarmi quello che vedevo, si mise di fianco a me, quasi sopra, con la mano destra sopra il mio collo e il suo braccio mi si strusciava addosso ogni volta che girava una pagina. Aveva un buon profumo di frutta e la cosa non mi stava infastidendo affatto. Ad un certo punto mi mostrò un'immagine doce c'era una donna stesa su un fianco e un uomo che la scopava da dietro. Mi disse che era una cosa molto bella da provare e che, se volevo, poteva farmi vedere come si faceva. Non ...