1. La visita specialistica


    Data: 31/03/2020, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... vista vedo perfettamente la sua coscia completamente nuda ed il seno che quasi trabocca dal camice. Distolgo lo sguardo, mi sto bagnando come mai prima; mai avute fantasie di sesso lesbico, ma quella ragazza mi eccita. Passa poco tempo, ed esce il pelato con le due donne; saluta la signora e si gira verso di me.
    
    «Venga signora, mi chiamo Augusto».
    
    «Piacere Anna».
    
    Mi porge la mano e, nel preciso istante in cui mi tocca, una scarica elettrica attraversa tutto il mio corpo. La mia fica reagisce con un aumento di umori, che mi innervosiscono un poco. Gli passo davanti; i nostri sguardi si incrociano, i suoi occhi nerissimi sono così penetranti, che mio sembra raggiungano il più profondo del mio essere. Entro nello studio.
    
    «Lui è Paolo, il mio assistente medico praticante. Si sieda signora».
    
    Accenno un saluto verso l’altro e mi siedo mentre Angela entra, chiudendo la porta dietro di noi. Augusto, seduto davanti a me, ha un aspetto veramente bello: alto, di spalle larghe e viso con la mandibola squadrata: sembra il ritratto del suo omonimo potente imperatore.
    
    «Ora le faremo la mammografia e, poi, tutte le altre cose che lei ha chiesto».
    
    Io già non riesco più a capire nulla. La sua voce forte e sensuale sta facendo uno strano effetto su di me; la mia fica si contrae ritmicamente per proprio conto. Mi sto eccitando, ma non vorrei; mi deve visitare anche sotto, che figura ci faccio?!
    
    «Vedo dalla sua scheda, che lei ha una vita sessuale regolare, bene, venga ...
    ... con me».
    
    Mi alzo, lui mi prende per il braccio, mi accompagna nella stanza adiacente; un locale pieno di macchinari e un lettino da ginecologo.
    
    «Si spogli».
    
    Apro la lampo, lui mi prende il vestito e lo mette su di una sedia.
    
    «Si accomodi, seduta sul lettino, poi si tolga il reggiseno».
    
    Eseguo. Ho davanti a me lui e l’altro che, insieme ad Angela, mi guardano ammirati. Augusto si avvicina al mio seno sinistro, lo tocca, lo palpa in maniera molto professionale. Ne palpa ogni singolo centimetro. Mi sto sempre più bagnando. Il palpeggiamento del seno, mi ha sempre eccitato molto. Lui sembra intuire la mia inquietudine.
    
    «Si rilassi: le assicuro, che in un soggetto sano come lei, è normale che si ecciti al mio contatto».
    
    Passa dall’altro lato, prende in mano l’altro seno.
    
    «Paolo, senti qui, questo è proprio quello che si dice un bel seno: alla palpazione, risulta perfettamente a posto».
    
    Lui si avvicina, ora le mani che mi toccano sono quattro, io sto per urlare di piacere, ma Augusto mi fa alzare, mi spiega che mi faranno male per l’esame a farsi, ma che è necessario. Io mi metto in piedi come vuole lui. Sono molto eccitata e son convinta si veda dalle mutandine bagnate. Effettivamente la macchina della mammografia, è quanto di più mostruoso si possa concepire. Ti schiaccia il seno, lo stira, lo tende schiacciandolo e, alla fine, mi fa veramente male. La voce calda e profonda di lui mi rilassa; mi aiuta a sopportare bene il dolore, che, alla fine, trovo ...
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