La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... vantarne la proprietà sarebbe certamente avvantaggiato nell’accattivarsi il potere sull’Impero. Senato o no, i simboli sono importanti.-, concordò la donna. -Eppure, se intendiamo realmente ritrovarla dovremo attraversare il fronte, cercare quel discepolo di Socrax presso Aristarda Nera. E come farlo se non permettendole di prendere Roma?-, domandò Calus. Misurò a passi lenti la parete est del Vestibolo. -Roma… L’Impero… Parli come se tutto questo avesse chissà quale rilevanza.-, replicò la donna, -Tutto questo è già prossimo a svanire. Rimuovere Septimo non farà che rallentare la caduta.-. Calus lottò contro la rabbia, il timore e il senso di oppressione al petto. -E riportare il Coltello della Fondatrice?-, chiese, -Potrebbe… salvare Roma?-. -Potrebbe.-, ammise la donna. -Eria… Tu devi… Devi aiutarci!-, supplicò lui. -Io vi aiuterò, Amsio.-, disse lei. Le mani guantate, o forse no, raggiunsero il cappuccio, tirarono indietro. Calus la guardò in viso. Trattenne un mormorio, ma sentì su di sé quegli occhi, vide quel volto e capì, intuì che quella donna era ben oltre, ben al di là di qualunque possibile minaccia o supplica. -Eria…-, sussurrò. Lei si avvicinò. Un passo, due. -Ti fa schifo? Ti disgusta?-, chiese lei. -N… No… Non mi disgusta.-, sussurrò lui. Lei sorrise. Il ceffone che lo centrò quasi lo sbatté contro la parete. Amsio sentì il viso sanguinare. -Bugiardo.-, disse lei senza alcun tono particolare, -Ti spaventa. Sei raccapricciato. L’odore della tua paura è come ...
... un dolciastro lordume.-. -Ma… come hai potuto?-, chiese lui. -Andare avanti è facile. È tutto ciò che si può fare. Tutto ciò che voglio.-, mormorò la donna. Afferrò il viso dell’uomo e avvicinò il proprio baciandolo. Amsio Calus sentì un bruciore, un fuoco gelido e poi rovente. Desiderava quella… donna? Sì e no. Era… inspiegabile. Lei si staccò. Sorrise. -Anni. Anni e anni passati qui… in contemplazione. E ora la fiamma è svanita.-, disse. -Arderà mai di nuovo?-, chiese Calus. -Questo…-, mormorò la giovane, -Lo sanno solo gli Dei.-. -Cosa vuoi? Cosa vuoi da me?-, sussurrò lui. La mano di lei scese lungo il petto, sino al ventre. -Nulla di ciò che credi. E null’altro.-, replicò lei. Il tocco che sfiorò il suo membro attraverso la stoffa era caldo e freddo, il tocco dell’impossibile. -Io… tu… Il coltello…-, mormorò Calus. Si sentì un idiota balbuziente. Si sforzò di riprendersi. -Il Coltello dev’essere recuperato. E io sono la sola che possa farlo. Tu devi sbarazzarti di Septimo Nero.-, disse Eria, -È questo e solo questo che dobbiamo fare.-. -Sì…-, sussurrò lui. Lei sorrise di nuovo. I denti parevano diversi. -È passato molto tempo dalla tua ultima visita. E ora sei tornato solo per chiedermi questo?-. -Io… Septimo è fuori controllo, ma ha ancora abbastanza potere da essere quasi inattaccabile. Voglio, chiedo il tuo consiglio.-, disse Calus. Fissò negli occhi Eria, consapevole che stava fissando qualcosa che non sarebbe riuscito a fissare a lungo. Il silenzio si protrasse poi… ...