1. La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.


    Data: 29/03/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... di cui abbiamo bisogno è avere nemici in seno. Dopo la trappola ci occuperemo anche di queste larve così ansiose di alimentarsi.-, disse Septimo. -Immagino non siano i primi.-, disse Serena con un sorriso. L’Imperator annuì sorridendo. -No. E non saranno neanche gli ultimi.-, rispose.
    
    Il Senatore anziano Vonabrius sospirò, piacevolmente rilassato. Quel giovane schiavo era sempre capace di compiacerlo oltremisura con i suoi servizietti orali. Sentì qualcuno bussare alla porta. Una, due, tre volte. Chiunque fosse era molto deciso. Sentì i passi del suo schiavo. -Dannazione! Astinus, vai a vedere chi è!-, esclamò rigirandosi nel letto e forzandosi ad alzarsi. -Mio signore, è il Generale Antus.-, disse lo schiavo. Trovò il padrone già in piedi e sorprendentemente reattivo, intento a vestirsi. -Fallo entrare! E porta da bere!-, ordinò il vegliardo. Scese le scale e sorrise. -Amico mio! Sono certo che hai buone ragioni per disturbarmi a quest’ora…-, esordì senza curarsi di celare il suo turbamento. -Ottime ragioni.-, rispose Antus mentre avanzava, -E spero tu sia pronto a sentirle.-. Vonabrius sospirò. Non si sarebbe rimesso a letto tanto presto, evidentemente.
    
    Ascoltò ciò che Antus aveva da dire. Poi rimase immobile, pensieroso. E infine, un sorriso si fece strada sui suoi lineamenti screpolati dall’età. -Septimo ha fatto un errore a concedere tanto a quella giovane. Avrà a che pentirsene.-, disse. -Quindi sei d’accordo con me.-, dedusse il milite. -Sì. L’Impero in mano a un ...
    ... folle è un Impero condannato.-, ammise Vonabrius. -Bene. Ci troveremo tra due giorni a casa di Runa. Darà una festa per la nascita di suo nipote.-, gli comunicò Antus. Il vecchio annuì. Odiava quegli eventi mondani, non aveva più l’età per simili ritrovi che iniziavano al pomeriggio e finivano spesso e volentieri la mattina del giorno dopo. Ma in quel caso avrebbe fatto un’eccezione.
    
    Il banchetto giungeva al termine. Septimo ingollò un ultimo boccone di pesce ai ferri e osservò Serena Prima terminare una scodella di zuppa vegetale speziata e riporla sul tablinum. -Tutto di tuo gradimento? Possiamo ordinare dell’altro. I migliori cuochi dell’Impero attendono solo una mia parola.-, chiese l’Imperator. -No, ti ringrazio. Era tutto veramente ottimo. La cucina militare non è male ma è tremendamente insipida ed essenziale. Quella civile… specialmente se di alta classe, è molto più variata. Ci ricorda anche per cosa combattiamo, no?-, domandò la giovane con un sorriso. -È vero. La civiltà del nostro Impero si dimostra anche attraverso questo.-, concordò lui. Ancora non riusciva a inquadrare pienamente Serena Prima. Era sicuramente una donna diversa da ogni altra, ma pareva persino priva di soggezione nei suoi confronti. Passò in silenzio qualche istante mentre decideva cosa dire e come. -Serena, ti disturba se ti chiedo di parlarmi della tua famiglia?-, chiese infine. -Assolutamente no. Mia madre, come ho già detto fu serva degli Dei, il cui unico peccato fu innamorarsi e cedere ...
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