L’ufficio in affitto
Data: 24/03/2020,
Categorie:
Poesia
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: ersera, Fonte: RaccontiMilu
... approfittò anche per baciarla, subito le lingue si attorcigliarono e quella di uno andò a fondo nella bocca dell’altro. Renato prese la mano di Elena e la portò sulla patta del suoi pantaloni, Elena constatò la consistenza di Renato che stava facendo quasi scoppiare i pantaloni e si adoperò per aprire la cerniera che teneva imprigionato il cazzo. Il cazzo di Renato duro come non mai fu tirato fuori dalla mano di Elena e lei comincio ad accarezzarlo. La scrittura del verbale fu interrotta, quello che i due volevano fare non doveva essere verbalizzato. Le mani di entrambi cercavano a vicenda il corpo uno dell’altro. Renato fece alzare Elena e la fece appoggiare quasi seduta sulla scrivania in vetro, alzo meglio la gonna e iniziò a tirare giù le mutandine fino ad abbassarle del tutto e poi toglierle. Anche la camicetta venne aperta e tolto il reggiseno le tette dì Elena apparvero in tutto il loro splendore. Anche Renato si tolse del tutto i pantaloni e il suo cazzo svettò ancora di più. Renato voleva la fica di Elena e la mise in primo piano allargandole le gambe, Elena da parte sua non aspettava altro che di essere penetrata e Renato senza ulteriori indugio infilò tutto il suo cazzo nella fica di Elena muovendosi con forza. Il desiderio di entrambi prevalse sul tutto Elena ansimando diceva “Si, ancora, ancora, lo voglio fino in fondo, sfondami tutta”. Renato a sua volta diceva “Ti sfondo tutta la tua figa pelosa, ti faccio godere come una Troia”. Effettivamente dopo un ...
... susseguirsi di colpi violenti e una decina di minuti Elena e Renato vennero quasi in contemporanea e rimasero rilassati e stesi sulla scrivania. Passati alcuni minuti Renato iniziò ad accarezzare il culo di Elena è un dito iniziò a stuzzicare il buchetto cercando di penetrare in esso, dopo un po’ di insistenza il dito entro e cerco di trovar spazio per farne entrare un secondo, non fu semplice ma alla fine due dita erano entrate nel culo di Elena. Per Lei fu una nuova esperienza, gli dava un po’ di fastidio ma non le faceva male, anzi iniziò a darle un po’ di piacere. Renato disse, voglio il tuo culo e come sono entrate le mie dita così entrerà il mio cazzo, Elena non seppe rispondere altro che non l’aveva mai fatto e che aveva paura che le facesse male, Renato la rincuorò dicendole “forse all’inizio si, ma poi ti piacerà tantissimo”. Così Elena si lasciò andare e messasi a pecorina contro la scrivania si trovò il cazzo di Renato che spingeva per riuscire a penetrarla. Non fu per niente semplice Elena provo’ un po’ di dolore ma alla fine tutto il cazzo di Renato riuscì ad entrare fino in fondo e il dolore presto si trasformò in piacere. Renato con forza iniziò a muoversi con ritmo sempre più insistente, mentre Elena si accarezzava il clitoride, fino a che venne abbondantemente riempiendo il culo di Elena di in gran quantitativo di sborra, pochi secondi dopo anche Elena raggiunse l’organo e entrambi rimasero fermi appoggiati alla scrivania. Il telefono squillò e la segretaria del ...