1. Abitudini rischiose (episodio finale)


    Data: 21/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Fungo Porcino, Fonte: RaccontiMilu

    Una volta tornati dal mare io e il mio Simone abbiamo avuto altri momenti di intensa intimità anche se da allora ho sempre cercato di evitare che il nostro rapporto acquisisse una morbosa esclusività per cui non ho più preso l’iniziativa e non sempre mi sono dimostrata disponibile a soddisfare la sua voglia di me. Avevamo concordato che era giunto il momento che tornasse a dormire nel suo letto e così si ristabilirono più facilmente i rispettivi ruoli. Questo non impedì che a volte lui sgattaiolasse furtivo nel mio letto a cercare consolazione tra le braccia della sua mamma che prontamente se lo stringeva al petto e accoglieva nel suo ventre materno quel cazzo fatto della sua stessa carne. Fare l’amore con lui mi dava l’impressione che si completasse un ciclo , immaginavo di farmi ingravidare dal suo seme , avevo dato a lui la vita e lui penetrando in me e lasciandomi il suo seme mi avrebbe fecondato dandomene una nuova. Naturalmente erano solo fantasie mai prese realmente in considerazione ma solo frutto dell’eccitazione provocata dall’amplesso e da quello stuzzicante senso di peccare indotto da quell’amore materno portato al suo estremo. Col tempo Simone divenne un abile amante anche grazie ai miei insegna , acquisì sicurezza di se che le ragazze non tardarono a notare e ne venivano spesso sedotte. Succedeva che un giorno lo vedessi in compagnia di una e pochi giorni dopo era un’altra al suo fianco. Questi suoi frequenti flirt fecero si che diminuirono le sue attenzioni ...
    ... nei mie confronti senza che però il nostro rapporto ne subisse in complicità e confidenza. Io ne ero in parte felice perché vedevo che il mio bambino stava affrontando la vita in generale con il giusto atteggiamento ma penso che inconsciamente provavo gelosia per quelle giovani troiette che si facevano sbattere allegramente da lui. Un pomeriggio , Simone aveva 17 anni , successe un episodio che mi colse a dir poco di sorpresa. Era l’orario che i ragazzi uscivano da scuola ed io stavo cucinando in attesa che rincasasse , ci voleva una mezz’ora dal liceo che frequentava per arrivare a casa e per il suo rientro contavo di aver tutto pronto per pranzare insieme. Quando entrò dalla porta di casa era già tutto in tavola. Lui si avvicinò , stranamente mi baciò sulle labbra e non sulla guancia come aveva preso l’abitudine di fare. Fiutò l’aria “mmm mammina che profumino , ho l’acquolina in bocca e una fame da lupo”. Si siede così a tavola , io servo prima lui e dopo me quindi iniziamo a pranzare. Ha una luce particolare ad illuminargli gli occhi , è decisamente di buonumore. Glene chiedo il motivo e lui mi spiega che è stato scelto per far parte della squadra di atletica che parteciperà al meeting studentesco regionale , un sogno che diventa realtà. So quanto ci teneva a partecipare a quell’evento e sono felice per lui. Decido che per l’occasione possiamo fare uno strappo alla regola e gli permetto di brindare con me con un calice di vino dopodiché sparecchio la tavola e mi metto a ...
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