Saoul (parte quarta)
Data: 20/03/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
Una grande ed energica mano mi ha svegliato accarezzandomi il culo mentre dormivo su un fianco e quando aprii gli occhi, ancora intorpidito dal sonno e domandandomi dove mi trovavo, sentii la voce di Saoul che mi dava il buongiorno.
"Dormito bene"? mi chiese.
Mi voltai indietro verso di lui, che si trovava disteso su un fianco sul letto abbracciandomi da dietro, non gli risposi e mi limitai a fargli un sorriso.
"Sei stata magnifica ieri sera" mi disse.
"Hai fatto tutto tu" gli risposi.
"Beh, ti sei concesso egregiamente, sembrava quasi ti piacesse" disse lui con tono ironico.
Gli risposi con altrettanta ironia esclamando: "ma che dici? ho sofferto come un cane! mi sono lasciato fare solo per amicizia e devozione verso di te, è stato un sacrificio enorme"!
"Vuoi dire che non accadrà più"? domandò lui sempre scherzando.
"Oh no" risposi io, "se me lo chiederai mi concederò ancora, soffrirò in silenzio, che devo fare? mi tocca!".
Saoul mi diede un bacio sulla schiena poi mi fece notare che la sera prima non avevo "sofferto" tanto in silenzio, anzi i miei gemiti non sembravano proprio manifestare sofferenza.
"Mi stai dando della troietta"? gli chiesi.
"Si, ma devi essere solo la mia, di troietta, così potrò scoparti a pelle e sborrarti nel culo tutte le volte che vorremo senza rischiare di prendere qualche malattia, che ne pensi"?
"Vedremo" gli risposi, poi feci per alzarmi dal letto ma lui mi afferrò, mi fece mettere a pancia in giù e mi salì ...
... sopra per poi iniziare ad armeggiare con le mani fra i nostri corpi per guidare il suo cazzo verso il mio buco.
"No Saoul, non ce la faccio adesso, mi hai distrutto ieri sera".
"Zitta, troia"! mi disse lui, poi mentre il suo cazzo si faceva strada nella mia carne ancora lubrificata dagli sbrodolamenti della sera prima, mi mise una mano sulla bocca come se dovesse impedirmi di urlare, mi penetrò deciso e senza pietà e subito dopo iniziò a muoversi freneticamente dentro di me. Mi faceva male ma allo stesso tempo mi piaceva molto, ho sempre pensato che il sesso anale fatto bene debba essere un atto di dominazione da parte di chi lo infligge e di devozione e sottomissione da parte di chi lo riceve.
"Stai buona, farò presto, ho solo bisogno di svuotarmi le palle, me ne è rimasta un po' da ieri sera" mi sussurrò all'orecchio mentre in quella posizione mi teneva la bocca tappata con la mano. In realtà il dolore era già sparito per far posto al piacere ed avrei voluto inarcare la schiena all'indietro per offrirmi meglio, ma avevo capito che preferiva recitassi la parte di quella che non vuole, così mentre mi scopava in quel modo iniziai a fingere di cercare di divincolarmi e ad emettere mugolii soffocati dalla sua mano.
Passò veramente poco tempo prima che sentissi il ritmo dei suoi colpi rallentare mentre diventavano più profondi, poi lo sentii tremare sopra di me mentre uno spruzzo caldo inondò nuovamente il mio intestino.
Subito dopo essermi venuto dentro, mentre il ...