Svago spumeggiante
Data: 18/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... magnifiche coccole era rilassata e tranquilla. Al momento la percezione era un trattamento classico e tradizionale, dato che si chiedeva se tale fosse rimasto, o se e quando, avrebbe preso un’altra inaspettata piega. L’attesa cominciava a stimolarla, lui le fece rimuovere la vestaglia e continuò a massaggiarla, intanto che l’odore dell’olio si faceva sempre più inteso e favoriva l’espandersi e lo svilupparsi dell’ebbrezza. Adesso le mani si posavano sui glutei, la pressione era delicata, ma al tempo stesso audace, in quanto il suo respiro iniziava a farsi affannoso. Ogni volta che lui faceva pressione sulle chiappe, avvertiva spiccatamente la sua fica assai irrorata schiudersi e il piacere irradiarsi su tutta la corporatura provocandole vigorosi tremiti mentre avvertiva il suo respiro diventare costantemente più scarso.
Lei lo sentiva ansimare e deglutire più volte, poiché entrambi erano innegabilmente molto eccitati e quella manipolazione stava sottostando a una strabiliante metamorfosi, trasformandosi fatalmente e irrimediabilmente da classica in puramente e schiettamente erotica. La situazione era al momento intrigante, misteriosa e particolare, le sensazioni erano contrastanti, diffuse e minuziose, impetuose e travolgenti, giacché era così tutto emozionante, magico e provocante. I pensieri s’addossavano sovrapponendosi insanabilmente nella mente, dato che le venne il dubbio che quell’uomo lì accanto fosse in realtà lui stesso, visto che faceva finta d’essere il suo ...
... amico.
Questa bizzarra e stramba dislocazione l’eccitava notevolmente, tutto ciò la stimolava e la stuzzicava nel meditare che l’indomani lui avrebbe saputo tutto. Quelle mani addosso le piacevano tanto, allo stesso tempo immaginava che fossero le sue, lui e l’altro, l’altro e lui. Questa lotta, questo sdoppiamento era un gioco appassionante, esaltante e vivace, lui le chiese di girarsi e lei adesso provava uno sfumato imbarazzo, mentre attualmente con il volto scoperto, quasi nuda, lei era completamente esposta e offerta alla sua vista. Gli sguardi sennonché s’incrociarono trasmettendo l’uno all’altra una forte e prorompente carica sensuale, lei alzò il braccio sulla testa coprendo parte del viso e gli occhi per proteggere il suo disagio, lui iniziò a massaggiarle le gambe e poco dopo le sussurrò:
“Queste possiamo anche toglierle, ormai non servono” – sfilandole le mutandine senza trovare alcuna opposizione né resistenza di sorta.
Le mani adesso premevano sul ventre, dal momento che il suo corpo fremeva e sussultava a ogni tocco, lui accarezzava con delicatezza e con vigore il seno, baciava i capezzoli e il calore della sua lingua era come un fuoco ardente sulla pelle. Lei non poteva fare a meno d’emettere piccoli gemiti soffocati e quando lui le sfiorò il pube s’abbandonò senza pudore né remore a quell’intenso e vivo piacere. Lui avvicinò la bocca alle piccole labbra e cominciò a suggerle ininterrottamente con più audacia, proseguì sul clitoride gonfio e pulsante ...