1. La mia esperienza con una coppia cuckold parte 37


    Data: 16/03/2020, Categorie: Anale Autore: InsaneUploader, Fonte: xHamster

    ... dolore quando mi inculi così forte, perdo il controllo e vorrei che non ti fermassi mai…”;
    
    - “Andiamo in spiaggia adesso vero?”;
    
    - “Non vuoi usarmi di nuovo? Ti prego…”;
    
    - “Stasera, non vorrai mica che mi crolli?”;
    
    - “Come vuoi tu, sappi solo che adoro essere usata in quella maniera…”;
    
    - “Lo so, non temere, stasera ti userò di nuovo.”.
    
    Mi sorrise e si congedò con un bacio sulla cappella seguita da un broncio, voleva farmi capire che si sarebbe aspettata una replica, però ero davvero esausto, visti i precedenti volevo darmi una regolata.
    
    Arrivammo in spiaggia che erano ormai le 11 passate, Clara e Paolo si erano riuniti e stavano giocando a racchettoni sul bagnasciuga, andammo subito a fare il bagno incontrando Marzia con suo marito, dopo quello che era successo la guardavo con occhi ancora più attenti, mi piaceva molto, giocammo nell’acqua bassa a pallavolo tutti e quattro insieme e non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Passammo l’intera giornata insieme, quella sera organizzarono un grosso falò in spiaggia, eravamo molti, una trentina di persone più o meno, ad un certo punto eravamo tutti quanti ubriachi, alcuni si erano addormentati sulla spiaggia mentre alcune coppie erano imbos**te ovunque a baciarsi ed a scopare, Simona era davvero molto ubriaca e si era assopita su un lettino, il marito di Marzia pure, mentre lei era sparita. Mi allontanai dal gruppo per pisciare, trovai un angolino, lo tirai fuori e mi svuotai per bene, la musica che ...
    ... proveniva dal falò si udiva abbastanza, ad un tratto sentii singhiozzare qualcuno tra gli arbusti, mi avvicinai e trovai Marzia in lacrime, la riconobbi a malapena, c’era poca luce, mi avvicinai e le dissi:
    
    - “Marzia, sei tu? Tutto bene?” - si asciugò gli occhi e mi rispose:
    
    - “Cosa vuoi tu, lasciami in pace!”;
    
    - “Ti chiedo scusa, non volevo disturbarti ma sentivo piangere qualcuno, ti ho riconosciuta e mi sono preoccupato, ti lascio sola, scusami di nuovo” - mi allontanai di pochi metri quando mi sentii tirare per un braccio:
    
    - “Scusami Gianluca, sono stata una maleducata, tu non c’entri niente, sei solo stato gentile.”;
    
    - “Non mi piace intromettermi nei fatti altrui Marzia, se vuoi stare sola lo capisco…”;
    
    - “Il problema è che sono sempre sola, ti chiedo ancora scusa, tu sei così carino, lo so che eri solo preoccupato per me, mi passa subito tranquillo, ti va di farmi compagnia?”;
    
    - “Certo che mi va.” - ci sedemmo vicini, continuò a singhiozzare per qualche minuto, io restai zitto senza intervenire, ero abbastanza ubriaco pure io e sinceramente non ero nel pieno possesso delle mie facoltà psicofisiche, rischiai quasi di addormentarmi finchè iniziò a parlare:
    
    - “Sono ubriaca Gianluca, solo che in queste condizioni a volte riesco a riflettere meglio sulla mia situazione e mi deprimo, sicuramente non sei la persona più indicata per sentire i miei problemi, in fin dei conti ci conosciamo a malapena, solo che sei così carino…”;
    
    - “Sono un ottimo ascoltatore ...
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